Movimenti ecclesiali, Farrell: siano dinamismo sinodale in sintonia con il Papa
Vatican News
Il loro “ruolo specifico”, la loro “collocazione teologica” è quella di “collaborare al ministero petrino e al suo desiderio apostolico di portare a tutti il Vangelo”. Il cardinale Kevin Farrell ha ribadito l’identità e la missione dei movimenti ecclesiali e delle nuove comunità in apertura dell’incontro annuale dal titolo “In missione con Pietro. L’apostolicità al cuore dell’identità dei movimenti”, organizzato dal Dicastero a 25 anni dal primo Congresso internazionale che radunò a Roma queste realtà, concluso poi dalla solenne Veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro con Papa Giovanni Paolo II, il 30 maggio 1998.
Carismi che parlano agli uomini di oggi
In quella circostanza l’allora cardinale Joseph Ratzinger tenne una conferenza intitolata “I movimenti ecclesiali e la loro collocazione teologica”. Nel ricordarla, il cardinale Farrell ha ribadito che “specifico del ministero petrino è il superamento della dimensione puramente locale” quanto piuttosto “guardare al mondo” intero. Nella storia della Chiesa, ha osservato, “sono sorti carismi e movimenti spirituali che hanno collaborato con i successori di Pietro nella propagazione del Vangelo”.
Questa “collocazione teologica” dei movimenti e delle comunità ecclesiali a fianco dell’azione del Papa “pone importanti sfide per l’oggi”, prima fra tutte - ha proseguito il capo Dicastero, “quella dell’evangelizzazione, attuata in modo che sappia parlare agli uomini e alle donne contemporanei, evitando prassi, linguaggi, metodi anacronistici”. Da questo deriva “la necessità di mettere in contatto il carisma con le esigenze reali delle persone, con le nuove sensibilità culturali e le nuove situazioni pastorali; come anche - ha concluso il cardinale Farrell - l’indicazione di vivere l’apostolicità missionaria in modo sinodale, in profonda sintonia con il Papa, con le chiese particolari e i loro pastori e con gli altri movimenti ecclesiali”.
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