Biblioteca vaticana, iniziato il programma di studio sui manoscritti ebraici
Paweł Rytel-Andrianik - Città del Vaticano
“Il dialogo e la conoscenza reciproca sono al Centro di questo incontro”. Così l’arcivescovo Angelo Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, durante la cerimonia di apertura del programma di studi sui manoscritti ebraici lì conservati, al via oggi 19 luglio fino a venerdì 21. Il programma è stato pensato della durata di una settimana con lezioni nella Biblioteca Vaticana, la preghiera nella Sinagoga Romana, la visita al quartiere ebraico di Roma nonché le visite all’Ambasciata di Israele e dell’Argentina. Partecipano ebrei e cristiani da diversi Paesi del mondo.
Scienziati e ricercatori a Roma
Il presidente del Consiglio del Seminario Rabbinico Latinoamericano ha sottolineato che si tratta di un evento storico. Sono stati invitati a Roma scienziati di fama internazionale, ricercatori e persone di diverse fedi. “La diversità delle esperienze di ogni persona che partecipa a questo programma ci offre un’opportunità unica per ampliare i nostri orizzonti”, ha affermato Claudio Pszemiarover.
Iniziativa del Papa
Il programma è nato per iniziativa di Papa Francesco, ha precisato Zani, che nel dicembre 2022 si è rivolto a un gruppo di Rabbini in visita alla Biblioteca Vaticana. In quell’occasione hanno avuto la possibilità di vedere la collezione di manoscritti ebraici, una delle più importanti al mondo a motivo di preziosi originali che presentano versioni uniche di testi ebraici. Nel gruppo di alcune centinaia di manoscritti si trovano i rotoli della Torah e altri testi biblici così come manoscritti di letteratura rabbinica, di filosofia ebraica, libri liturgici, di poesia ebraica e testi cabalistici. I manoscritti sono del periodo tra il IX e il XV secolo.
Tutti figli di Abramo
“Il programma di studi dei manoscritti ebraici in Vaticano è una grande opportunità. Abbiamo questa chance grazie a Papa Francesco, ai dipendenti della Biblioteca Vaticana e ai suoi prefetti. Questo aiuta anche l’incontro tra i fedeli del giudaismo e i cristiani, perché siamo tutti figli di Abramo”, ha dichiarato a Vatican News il rabbino Ariel Stofenmaher, rettore del Seminario Rabbinico Latinoamericano.
Alla cerimonia d’apertura hanno preso parte l’Ambasciatore di Israele presso la Santa Sede Raphael Schutz, il cardinale designato Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, Gulliermo Adolfo Heisinger, rappresentante del Seminario Rabbinico Latinoamericano a Roma.
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