Alla Gmg di Lisbona, nella Città della Gioia, lo stand del Global Compact on Education, gestito dal Dicastero per la Cultura e l'Educazione Alla Gmg di Lisbona, nella Città della Gioia, lo stand del Global Compact on Education, gestito dal Dicastero per la Cultura e l'Educazione

Alla “Città della Gioia” della Gmg anche lo stand del Patto Educativo Globale

L’impegno del Dicastero per la Cultura e l’Educazione alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona, con due incontri all’Università Cattolica Portoghese e alla Facoltà di Farmacia, e un punto informativo molto frequentato nel giardino Vasco de Gama. Il sottosegretario Antonella Sciarrone: “Anche qui il Papa ha voluto ascoltare i giovani e metterli al centro di ogni processo educativo”

Alessandro Di Bussolo – Inviato a Lisbona (Portogallo)

Ai giovani universitari incontrati la mattina del 3 agosto all’Università Cattolica Portoghese, Papa Francesco ha ricordato l’iniziativa del Patto Educativo Globale, proposta nel settembre 2019, e i suoi sette principi, che includono molti temi cari all’”Economia di Francesco”, dalla cura della casa comune “alla piena partecipazione delle donne, fino alla necessità di trovare nuove modalità d’intendere l’economia, la politica, la crescita e il progresso”. Li ha invitati a studiarlo e ad appassionarsene”, ricordando che “uno dei punti che tratta è l’educazione all’accoglienza e all’inclusione”.

Le parole del Papa sull'educazione alla Gmg di Lisbona

Il giorno prima, al Centro Cultural de Belém, nel discorso alle autorità, la società civile e il corpo diplomatico, Francesco aveva sottolineato l’importanza dell’educazione, “che non può solo impartire nozioni tecniche per progredire economicamente, ma è destinata a immettere in una storia, a consegnare una tradizione, a valorizzare il bisogno religioso dell’uomo e a favorire l’amicizia sociale”.

Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, alla Gmg di Lisbona
Antonella Sciarrone Alibrandi, sottosegretario del Dicastero per la Cultura e l'Educazione, alla Gmg di Lisbona

Sciarrone: i giovani sono i veri protagonisti dell'educazione

Sono parole che testimoniano l’attenzione che il Pontefice riserva al tema dell’educazione, affidando l’impegno di rilanciare il Patto Educativo Globale al Dicastero per la cultura e l’educazione. Alla Gmg di Lisbona il Dicastero è presente con alcune iniziative e con uno stand nella Città della Gioia dedicato al Global Compact on Education. Ne abbiamo parlato con il sottosegretario Antonella Sciarrone Alibrandi, già prorettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e professore ordinario di Diritto dell’Economia nella Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative.

Ascolta l'intervista ad Antonella Sciarrone Alibrandi

Qual è il contributo che ha cercato di dare a questa Gmg il Dicastero per la Cultura e l’Educazione?

Il Dicastero per la Cultura e l'Educazione ha voluto essere presente qui alla Gmg, dove ci sono migliaia di giovani, per portare avanti una serie di temi. In primo luogo il tema legato proprio all'educazione. I giovani sono protagonisti dell'educazione, non soggetti passivi, e abbiamo cercato di organizzare alcune attività proprio per coinvolgerli attorno all'educazione e attorno ad alcune tematiche, in particolare, oggetto di educazione, ovvero l'economia, la politica, l’ecologia integrale. Noi siamo presenti alla Città della Gioia con uno stand del Dicastero focalizzato sul Global Compact on Education, il Patto educativo globale che stiamo rilanciando e con l'obiettivo proprio di rafforzare un'alleanza fra tutte le persone, studenti, professori, insegnanti, scuole, politici, istituzioni internazionali che hanno a cuore il tema dell'educazione e che credono che sia l'educazione il principale motore di qualunque processo trasformativo. Lo stand è stato molto visitato, già nella prima giornata di apertura della Città della Gioia, e anche interattivo, cercando di raccogliere idee, suggerimenti, impressioni dei nostri giovani visitatori. E poi abbiamo organizzato alcuni incontri. Uno si è svolto martedì all'Università Cattolica Portoghese, focalizzato sul Patto educativo globale nella sua relazione con l’Economia di Francesco, proprio perché è attraverso l'educazione che si possono anche individuare nuovi modi di costruire l'economia e la politica. Mercoledì pomeriggio c’è stato un altro incontro alla Facoltà di Farmacia che fa parte sempre del Festival della Gioventù, sul valore dell'insegnamento e cioè su come è importante, per il futuro, riconquistare la dignità del ruolo dell'insegnante, del professore e attrarre quanto più possibile i giovani anche rispetto a queste carriere nel campo educativo che talvolta vengono considerate non proprio come la prima scelta.

Ancora un immagine dello stand sul Patto Educativo Globale
Ancora un immagine dello stand sul Patto Educativo Globale

 

Il Papa nel decidere il suo programma, e gli incontri collaterali a questa Gmg, ha dato molta importanza all'educazione. Giovedì mattina è stato all'Università Cattolica del Portogallo e poi anche all'incontro con Scholas Occurrentes. Si può dire che Francesco ha a cuore questo tema…

Sicuramente il tema dell'educazione è uno dei temi, mi sento di dire, che sta più a cuore al Santo Padre. I due incontri di giovedì mattina sono una opportunità molto intensa per i giovani di incontrare il Papa e anche di essere ascoltati da lui. In particolare all'Università Cattolica, che è una delle più di 1500 università cattoliche presenti nel mondo, ci saranno quattro giovani che parleranno e porteranno la loro testimonianza al Santo Padre proprio con un'esperienza personale ma legata a temi come la sostenibilità, l’Economia di Francesco, il Global Compact e credo che saranno il segno di una forte volontà del Santo Padre di ascoltare i giovani e di metterli al centro di ogni processo educativo.

Il Papa nel suo discorso alle autorità, società civile e corpo diplomatico, ha sottolineato l'importanza di lavorare per i giovani e stimolare la loro ricerca di futuro, e quindi lavorare per la loro educazione, che diventa poi lavoro…

Certo, è così! Bisogna lavorare per i giovani e con i giovani soprattutto, motivandoli e dando loro speranza. Perché è bellissimo essere qui a Lisbona, è energizzante vedere tanti giovani, tantissimi, che sono convinti di rimboccarsi le maniche, di lavorare per il futuro. Però non dimentichiamo che a livello generale la gioventù oggi vive anche tanti problemi. Mai come ora ci sono problemi psicologici, depressione, ansia, ansia di prestazione e quindi penso che sia davvero importante per noi, come Chiesa cattolica, offrire una testimonianza e lavorare a fianco dei giovani per tutti i giovani del mondo.

Antonella Sciarrone Alibrandi (la seconda da destra) nello stand sul Global Compact on Education
Antonella Sciarrone Alibrandi (la seconda da destra) nello stand sul Global Compact on Education

Che cosa attira, da quello che ha visto, i giovani al vostro stand? Questa interattività? Qual è il segreto che li ha richiamati in tanti?

Intanto mi fa molto piacere notare che i giovani sono attratti dalle tematiche legate all'educazione perché credono che l'educazione sia importante. Poi abbiamo voluto lasciare spazio alla loro voce proprio con attività appunto interattive, partecipative. Ovvero scegli un impegno dei sette su cui si basa il Patto educativo globale e fallo tuo portando via un braccialetto colorato. Lascia una tua idea o una tua intuizione con dei post-it e partecipa attraverso un qr-code ad un sondaggio online che rimarrà poi attivo per tutto il mese di agosto. E forse anche questo essere semplici ma partecipativi ha colto nel segno e ha attratto tanti giovani facendoli fermare da noi. Nel nostro stand abbiamo deciso poi di giovarci di otto giovani studenti volontari dell'Università Cattolica Portoghese, e anche questa è stata una scelta vincente, perché i giovani attraggono giovani e si parlano tra giovani e questo è un punto di forza.

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03 agosto 2023, 15:15