Lev, un sussidio per l'applicazione del Diritto Penale canonico
Juan Ignacio Arrieta*
L'Editrice Vaticana ha pubblicato questa settimana il volume "Le sanzioni penali nella Chiesa". Si tratta di un "sussidio" per l'applicazione del Libro VI del Codice di Diritto Canonico in materia penale, redatto dal Dicastero per i Testi Legislativi. Il testo di 270 pagine è già stato tradotto in spagnolo e inglese e sono in preparazione altre versioni in francese, tedesco, portoghese, ecc.
Non si tratta di un testo normativo, né contiene nuove disposizioni di legge. Si tratta piuttosto di una guida o di un manuale che ha lo scopo di orientare i vescovi e i superiori religiosi di tutto il mondo nell'applicazione della disciplina penale della Chiesa, come richiesto dal loro ufficio.
L'idea di preparare uno strumento di questo tipo per aiutare i pastori era già nata negli anni '70, quando si stavano preparando i canoni penali del Codice promulgato nel 1983. Alla fine, però, il progetto non si realizzò e, in una certa misura, ciò contribuì negli anni successivi allo scarso uso della disciplina penale da parte delle autorità ecclesiastiche, che alla fine portò alla necessità di centralizzare nel Dicastero per la Dottrina della Fede la pena per i crimini più gravi.
Con la promulgazione nel maggio 2021 del nuovo Libro Penale del Codice di Diritto Canonico, che sostituisce quello promulgato nel 1983, si è deciso di pubblicare quanto prima questo documento che, in modo più semplice, guidasse l'autorità ecclesiastica nell'applicazione delle pene. Da allora il Dicastero, con l'aiuto dei propri consulenti, degli specialisti del settore provenienti da vari Paesi e con il contributo dei Dicasteri romani interessati, ha elaborato il testo che vuole contribuire alla sicurezza dei procedimenti penali e fornire criteri utili per tutelare i diritti di tutti coloro che vi sono coinvolti.
Seguendo la direttiva del diritto penale canonico promulgata nel 2021, questo sussidio prende spunto dalla necessità di ricorrere all'applicazione delle pene solo quando è necessario, ma senza ritardi e con vero senso pastorale - per questo dedica particolare attenzione all'uso dei cosiddetti "rimedi penali" e, in particolare, del "precetto penale" - per ottenere al più presto il recupero e la riparazione della persona che ha commesso il reato, senza trascurare il dovere di rimediare allo scandalo causato o gli obblighi di riparazione e assistenza nei confronti delle eventuali vittime.
Il libro è diviso in tre parti ed è scritto per i non specialisti del diritto, seguendo uno stile discorsivo che scompone ciascuno degli elementi del sistema penale canonico, con ripetuti riferimenti interni per collegare i concetti. La prima parte del volume espone gli istituti generali del diritto penale (tipi di pena, attenuanti, difese, ecc.). La seconda parte tratta di ciascuno dei reati tipizzati nel Codice di diritto canonico, indicando gli elementi costitutivi che devono essere presenti in ogni caso per la commissione del reato. Infine, la terza parte del volume si propone di guidare l'autorità ecclesiastica su come procedere quando le circostanze rendono opportuno giudicare un reato canonico seguendo una via amministrativa, sufficientemente garantista, invece di seguire la via del processo giudiziario, già disciplinata dal Codice di diritto canonico.
L'Appendice che chiude il volume contiene diversi moduli che possono servire da guida per formalizzare ciascuno dei passi che l'autorità ecclesiastica deve compiere nel corso del procedimento.
* segretario del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi
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