A Zaporizhzhia e Kharkiv è arrivato il Tir con gli aiuti del Papa
Don Paweł Rytel-Andrianik – Città del Vaticano
È arrivato oggi a Zaporizhzhia il carico di 300mila pasti istantanei, dono al Papa di una fabbrica coreana, che Francesco ha deciso di inviare, sabato scorso, in Ucraina per mezzo di una spedizione speciale che ha incluso anche altri generi di aiuti umanitari. All’organizzazione del Tir da caricare hanno aiutato i senzatetto che risiedono nei dormitori nella zona del Vaticano, che hanno contribuito a questa iniziativa, ha spiegato il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere del Papa, "perché vogliono che altri che si trovano in una situazione di bisogno peggiore della loro ricevano aiuto”. E il grazie del porporato è andato anche ai "coraggiosi ed eroici autisti ucraini, grazie ai quali si arriva nei luoghi più pericolosi della guerra”.
Gli aiuti soprattutto a sfollati e rifugiati dal fronte
Il carico era composto da cibi precotti, farina, conserve di pomodoro, pasta, caffè e dolci, perché "le persone chiedono qualcosa di dolce", ha riferito monsignor Jan Sobiło, vescovo ausiliare della diocesi di Kharkiv-Zaporizhzhia, precisando l'importanza anche di aver inviato indumenti caldi, "perché a breve sarà inverno”. Il vescovo ha fatto presente che gli aiuti del Papa sono stati scaricati nel Santuario di Dio Padre a Zaporizhzhia e che i beni verranno immediatamente distribuiti a chi è nel bisogno. “Questo aiuto va prima agli sfollati e ai rifugiati dalla linea del fronte. Successivamente lo riceveranno coloro che sono giunti qui da altre città e non hanno casa perché le loro sono state bombardate. Aiutiamo tutti coloro che si rivolgono a noi”, ha aggiunto, precisando la gratitudine per questo aiuto che arriva dal Papa per mezzo dell'elemosiniere pontificio.
La preoccupazione del Papa
“Dall’inizio della guerra - prosegue il vescovo - il Papa, sia nelle udienze che negli incontri, parla della tormentata Ucraina e invia continuamente Tir di aiuti umanitari per coloro che fuggono dalla guerra. Le persone di questo se ne rendono conto e accolgono con benevolenza ogni messaggio del Papa perché parla di noi, si preoccupa per noi, ci manda un grande aiuto e ci benedice”.
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