Stella: un Rosario per invocare la pace in Medio Oriente e Ucraina
Eugenio Bonanata - Città del Vaticano
Lancia un appello il cardinale Beniamino Stella in vista del Rosario con processione che si terrà questa sera in Piazza San Pietro a partire dalle ore 21. “Che tutto il popolo di Dio prenda la corona in mano e preghi Maria Santissima affinché ci conceda il dono della pace per l’umanità”, afferma il prefetto emerito della Congregazione per il Clero in una intervista a Telepace. Sarà il porporato a presiedere l’appuntamento liturgico, il secondo dei quattro organizzato dalla Basilica Vaticana ogni sabato del mese di ottobre in concomitanza con i lavori del Sinodo. “Viviamo tempi di guerra”, prosegue guardando a quanto sta avvenendo in Medio Oriente e in Ucraina. Ed è proprio nei momenti di afflizione e di preoccupazione - osserva - che la comunità cristiana di tutto il mondo è solita affidarsi all’invocazione alla Madonna, peraltro radunandosi in un luogo chiave per la devozione mariana come Piazza San Pietro che non accoglie solo i momenti solenni. “Il Rosario è una risorsa a cui attingere”, sintetizza.
L'aspirazione alla pace
“La Madonna è la Madre. E la Madre certamente ci guarda e ci ascolta”, prosegue il cardinale Stella che invita i fedeli a confidare nell’aiuto della Vergine. “Pregate la Madre con devozione”, esclama. “Portate davanti al suo cuore l’attesa di pace che riguarda i nostri fratelli e le nostre sorelle dell’Ucraina e dell’Oriente”. Ancora una volta è l’esperienza della sofferenza e della violenza a segnare lo sguardo collettivo. Ma a fronte di questo scenario “è più forte che mai l’aspirazione della pace”. Il cardinale Stella ricorda come il Papa all’inizio di ottobre abbia richiamato la bellezza e la grazia profonda della preghiera del Rosario. “Probabilmente - aggiunge - è la preghiera più semplice che la Chiesa ci abbia insegnato nella sua tradizione devozionale”. Eppure, sono tante le persone che partecipano agli appuntamenti in Piazza San Pietro e che in genere pregano il Rosario anche solo nel proprio cuore.
La preghiera degli umili
Lei cosa chiede alla Madonna? “Quello che ciascun fedele e che ciascun sacerdote prega davanti alla Madonna”, risponde il porporato. “Che ci dia speranza e consolazione, che ci guardi nelle nostre fragilità e si ricordi dei propri figli che soffrono e che muoiono, perché non possiamo dimenticare le tante vittime della violenza e della guerra”. Una dimensione alimentata in modo amaro dall’escalation di questi giorni tra israeliani e palestinesi. “La preghiera dei poveri e degli umili è sempre la stessa: che Maria Santissima ci accompagni in questa vicenda di tristezza e di angustia per tutta l’umanità”, dichiara ancora il porporato che rivolge un pensiero al Sinodo e alla comunità dei padri e delle madri in Aula Paolo VI. “Auspico che la Chiesa ritrovi la comunione e fraternità sentendosi maggiormente famiglia”.
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