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Karram: in preghiera e in ascolto per guardare al Sinodo con fiducia

Sta per concludersi il ritiro spirituale che per tre giorni ha coinvolto i partecipanti all'Assemblea sinodale che mercoledì 4 ottobre prenderà il via in Vaticano. Un'esperienza profonda di unione con Dio e di amicizia con i fratelli e le sorelle presenti, lo definisce Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, tra gli Invitati speciali al Sinodo condividendo ciò che ha vissuto

Adriana Masotti - Città del Vaticano

Terzo e ultimo giorno di ritiro a Sacrofano per i 464 partecipanti alla XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi che domani avrà inizio in Vaticano. Tra le 9 personalità convocate per i lavori in qualità di Invitati speciali anche Margaret Karram, presidente del Movimento dei Focolari, o Opera di Maria, una delle espressioni più rilevanti tra le realtà ecclesiali di rinnovamento spirituale e sociale sorte nel '900.

Emozione, gioia e responsabilità

 “Non vi nascondo l’emozione che provo, ho soprattutto la grande gioia di poter partecipare di persona a questo momento di grazia - ha scritto il 26 settembre scorso Karram ai membri dei Focolari annunciando la sua partecipazione all'Assemblea di ottobre - (…). Questo mi ha messo in cuore un grande desiderio: quello di impegnarci – come Movimento dei Focolari – a migliorare, a fare un passo in più, a rafforzare e raffinare i nostri rapporti di unità, ad essere i costruttori di fraternità in ogni ambiente in cui viviamo o operiamo. Vi chiedo infine la cosa più importante: pregare!"

Karram: un'esperienza spirituale profonda e di amicizia 

Quasi alla conclusione dei tre giorni di ritiro che precedono i lavori sinodali, Margaret Karram racconta l'esperienza vissuta come qualcosa di molto profondo, "questi tre giorni - dice - ci hanno fatto prima di tutto avvicinare gli uni agli altri come fratelli e sorelle, al di là dei nostri ruoli nella Chiesa, proprio come popolo di Dio appartenente alla stessa Chiesa. È stata una intuizione molto importante far precedere i lavori del Sinodo con questo ritiro, perché ci ha portato a essere subito nell'essenza, secondo me, del Sinodo che è prima di tutto 'essere in silenzio' e allo stesso tempo 'essere in ascolto' per cogliere cosa l'altro sta dicendo e magari cambiare o arricchire la mia riflessione". 

A Sacrofano in ascolto di una meditazione
A Sacrofano in ascolto di una meditazione

L'amicizia anche umana nella Chiesa 

Speranza, casa, amicizia, autorità, alcuni dei temi proposti nelle riflessioni da padre Timothy Radcliffe. La parola che più ha colpito Margaret Karram è stata amicizia e spiega il motivo: "Mi ha colpita perchè ho scoperto che nei nostri rapporti noi non diamo abbastanza peso all'amicizia umana, che può anche essere un'amicizia divina. Penso che alle volte, anche a livello dei nostri rapporti nella Chiesa, ci fermiamo a livello spirituale e dimentichiamo che anche un'amicizia umana ci può aiutare. Gesù stesso chiamava i suoi discepoli, amici. Mi sembra che questa dimensione sia tutta da scoprire anche nella Chiesa. 

Come Maria possiamo guardare alla grandezza di Dio

Nella sua introduzione alle lodi di questa ultima mattinata di ritiro, madre Ignazia Angelini ha offerto una riflessione sul Magnificat, canto di lode di Maria. "Questa riflessione - commenta Karram - mi ha fatto capire quanto Maria deve essere presente nella mia vita e soprattutto in questo cammino che stiamo facendo, perché lei guarda alla grandezza di Dio, non a quello che lei sa fare, aderisce alla sua volontà con quel suo "eccomi" e poi agisce. Questo mi ha dato tanta speranza, perché io credo che ognuno di noi potrà dare il suo contributo al Sinodo e che sarà una cosa ricchissima, ma con questo atteggiamento di Maria".

La presenza di Gesù come a Emmaus

Speranza, dunque, è la parola con cui Karram si appresta a vivere da domani l'Assemblea sinodale, ripensando anche al brano del Vangelo dei discepoli di Emmaus. "Come ha fatto con loro - afferma - sono sicura che Gesù  accompagnerà, e sarà in mezzo a noi in questo cammino del Sinodo, e ci spiegherà i passi da fare. Sento che non devo avere timore perchè ho la certezza che Dio ci guiderà e ci illuminerà". 

Ascolta l'intervista a Margaret Karram

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03 ottobre 2023, 18:03