Pontificia Accademia Vita e Somos insieme per promuovere i medici di base
Tiziana Campisi – Città del Vaticano
Si chiama “Grazie, dottore” la prima campagna mondiale per il medico di famiglia promossa dalla Pontificia Accademia per la Vita, su iniziativa dell’associazione no-profit di medici SOMOS Community Care, con la quale si vuole rilanciare l’indispensabile ruolo e la preziosa vocazione del medico di base. Nel riprendere una preoccupazione espressa in più occasioni da Papa Francesco, l’iniziativa cerca di rispondere alla crisi del sistema sanitario in molti Paesi, dove i medici di famiglia non hanno sostegno e riconoscimento professionale ed è a rischio il rapporto medico-paziente. Pensata dalla Somos Community Care, che riunisce più di 2.200 medici a New York per servire in particolare pazienti immigrati, la campagna è sostenuta oltre che dalla Pontificia Accademia per la Vita, da varie organizzazioni mediche, infermieristiche, civiche e accademiche.
Una dichiarazione per la riscoperta del medico di base
La campagna, che ha anche una pagina web, thankyoudoctor.org, sarà illustrata ai media il 16 novembre, alle ore 13, in Vaticano, nella Sala Benedetto XVI del Pontificio Collegio Teutonico. A prendervi parte saranno l’arcivescovo Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita, monsignor Renzo Pegoraro, cancelliere della Pav, Ramón Tallaj, presidente dell’associazione Somos, Mario Paredes, amministratore delegato, e Filippo Anelli, presidente della Federazione Nazionale dei Medici Italiani. Saranno presenti anche rappresentanti dell’Associazione dei medici cattolici, delle associazioni infermieristiche e delle istituzioni sanitarie, degli ospedali e delle scuole di medicina. Nel corso dell'evento sarà presentata la “Dichiarazione per la riscoperta del medico di famiglia”, che intende ricordare ai governi, alle istituzioni pubbliche e ai sistemi sanitari la necessità di rimettere al centro la figura del medico di base.
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