Cerca

Il notiziario in latino della Radio Vaticana Il notiziario in latino della Radio Vaticana  

Hebdomada Papae, il Gr in latino del 30 dicembre

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, in onda ogni domenica alle ore 12.30. In sommario la Messa del Papa nella notte di Natale e il nuovo appello di Francesco per la pace in Terra Santa all'udienza del 27 dicembre: la guerra è una follia senza scuse

“HEBDÓMADA PAPAE”
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
Die tricésimo mensis Decémbris anno bismillésimo vicésimo tértio

TÍTULI

In Generáli Audiéntia Póntifex effátur: cum diábolo nullus instituéndus diálogus, magni refert cor custodíre. Ad pacem in Terra Sancta et Ucraína conciliándam íterum adhortátio.

In noctis Dómini Nativitátis Missa atque Urbi et Orbi Benedictióne clamat Francíscus: bellum sine excusatióne est stultítia.

Angélicae Precatiónis témpore die sexto et vicésimo mensis Decémbris Póntifex monet per mártyrum necem hóminum Deum convértere corda.

Salútem plúrimam cunctis auscultántibus dicit Catharína Agorélius.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

NOTÍTIA 1

“Cum quis boni ac mali esse vult dóminus, in temptatiónem íncidit”, quod “periculósius hóminum córdibus insidiátur”. Haec in Audiéntia Generáli enuntiávit Francíscus, novam seriem éxhibens catechésis vitiórum virtutúmque arguméntum tractántem. Exínde dénuo cohortátio in locis contentiónibus funestátis ad pacem deprecándam. Refert Alexánder De Carolis.

Catechésis séries de vítiis ac virtútibus agit: quae in Audiéntia Generáli die Mercúrii vicésimo séptimo mensis Decémbris, in Aula Páuli sexti, incohátur. Francíscus Papa id enuntiávit, dicens húius cogitatiónis inítium ex Génesis libro sumi posse, ubi “mali ac temptatiónis vis” narrátur. Salútans, Natiónes contentiónibus vastátas memorávit, íterum iterúmque poscens pacem “potíssimum pro vexáta Ucraína ac géntibus in Palaestína et Ísraël commorántibus”. “Bellum est malum”, iterávit, cohórtans ad orándum “pro bellis iníbi exstinguéndis”.

NOTÍTIA 2

 “Hac nocte históriam mutat amor”. Quod autumávit Póntifex die vicésimo quarto mensis Decémbris in noctis Dómini Nativitátis Missa. Postrídie Urbi et Orbi benedictiónem impértiens, se bello adversári iterávit Francíscus, confírmans panem velle pópulum, mínime arma. Lóquitur Olga Sakun.

De terra cógitans, ubi Deus caro factus est ac ubi “armórum strépitus hódie quoque ímpedit quóminus in terrárum orbe domicílium inveniátur”, praetérito die vicésimo quarto mensis Decémbris noctis Dómini Nativitátis Missae intra Papálem Basílicam Sancti Petri praesédit Pontifex, concelebrátae fere per ducéntos quinquagínta cardináles, epíscopos, presbýteros ac diáconos. Die quinto et vicésimo mensis Decémbris ex mediána Basílicae contignatióne allocútus est fere septuagínta mília fidélium in Petriano Foro coadunatórum, translatíciam impértiens Urbi et Orbi benedictiónem. Mentiónem fecit Póntifex Terrae Sanctae, quae vi delétur, qui item pro Ucraína, Sýria, Líbano, Yemen, Coréa et África orávit, armórum commércium simul íncrepans, quae “bellórum sortes moderántur”.

NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE

Die festo sancti Stéphani in Angélica Precatióne, protomártyris memorávit Póntifex testificatiónem, eos éfferens qui hodie quoque moriúntur Iesum testificántes, ac páriter confírmans eórum mortem fructum latúram. Post Mariálem precatiónem protomártyris intercessióni “pópulos bello laniátos” commendávit.

Haec habúimus quae dicerémus. Próxima hebdómada novum annum incohatúris ómnia próspera vobis evéniant.

 

“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
30 dicembre 2023

TITOLI

Il Papa all’udienza generale: con il diavolo non si dialoga mai, importante custodire il cuore. Nuovo appello per la pace in Terra Santa e Ucraina.

La Messa della notte di Natale e la Benedizione Urbi et Orbi. Francesco: la guerra è una follia senza scuse.

All’Angelus del 26 dicembre il Pontefice ha ricordato che attraverso il sacrificio dei martiri Dio cambia i cuori degli uomini.

Un cordiale benvenuto a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

SERVIZI

"Farsi padroni del bene e del male è una tentazione", è "l’insidia più pericolosa per il cuore umano." Lo ha detto Francesco all'udienza generale annunciando una nuova serie di catechesi dedicata al tema dei vizi e delle virtù. Poi nuovi appelli alla pace per le zone ferite dai conflitti. Il servizio di Alessandro De Carolis.

Un ciclo di catechesi sul tema dei vizi e delle virtù: è quello che prende il via con l'udienza generale di questo mercoledì, 27 dicembre, in Aula Paolo VI. Papa Francesco lo ha annunciato affermando che punto di partenza per questa riflessione può essere il libro della Genesi dove si descrive "la dinamica del male e della tentazione". Nel saluto ha lanciato un appello per i Paesi devastati dai conflitti, chiedendo ancora una volta pace “specialmente per la martoriata Ucraina e per le popolazioni di Palestina e Israele”. “La guerra è un male”, ha ripetuto, invitando a pregare per “la fine delle guerre”.

"Stanotte l’amore cambia la storia". Lo ha affermato il Papa il 24 dicembre alla Messa della notte di Natale. Il giorno dopo all’Urbi et Orbi, Francesco ha ribadito il suo “no” alla guerra, sottolineando che la gente non vuole armi ma pane. Ce ne parla Olga Sakun.

Con il pensiero alla terra dove Dio si è fatto carne e dove "il ruggire delle armi anche oggi gli impedisce di trovare alloggio nel mondo", il Papa ha presieduto il 24 dicembre scorso la Messa della notte di Natale in San Pietro, concelebrata da quasi 250 tra cardinali, vescovi, sacerdoti e diaconi. Il 25 dicembre Francesco si è affacciato dalla Loggia centrale della Basilica e si è rivolto ai circa 70 mila fedeli riuniti in Piazza San Pietro per la tradizionale benedizione Urbi et Orbi. Il Pontefice ha parlato della Terra Santa dilaniata dalle violenze e ha pregato per Ucraina, Siria, Libano, Yemen, Corea e per l’Africa, stigmatizzando il commercio delle armi che "muovono i fili delle guerre”.

NOTIZIE

All’Angelus nel giorno della festa di Santo Stefano, il Papa ha ricordato la testimonianza del primo martire, sottolineando chi ancora oggi muore per testimoniare Gesù e assicurando che il loro sacrificio porta frutto. Dopo la preghiera mariana ha affidato all’intercessione del protomartire i “popoli straziati dalla guerra”.

È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

30 dicembre 2023, 15:05