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Cina, consacrato il vescovo della nuova diocesi di Weifang

Il sacerdote Antonio Sun Venjun era stato nominato da Francesco il 20 aprile 2023, e il Papa aveva eretto la diocesi dopo aver soppresso la prefettura apostolica di Yiduxian: entrambe le decisioni sono state rese pubbliche oggi, nel giorno della consacrazione

Vatican News

In Cina è stata costituita la nuova diocesi di Weifang e oggi, lunedì 29 gennaio, è stato consacrato il suo nuovo pastore: è il sacerdote Antonio Sun Venjun. Entrambe le decisioni – quella relativa alla nuova diocesi e alla nomina del suo primo pastore – risalgono all’aprile 2023, ma sono state rese note nel giorno della consacrazione del vescovo. La nomina è avvenuta nel quadro dell’Accordo Provvisorio tra la Santa Sede e la Repubblica Popolare Cinese.

«Nel desiderio di promuovere la cura pastorale del gregge del Signore e per attendere più efficacemente al suo bene spirituale – si legge nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa della Santa Sede – in data 20 aprile 2023 il Sommo Pontefice Francesco ha deciso di sopprimere nella Cina continentale la prefettura apostolica di Yiduxian, che fu eretta il 16 giugno 1931 da Papa Pio XI ricavandone il territorio dal vicariato apostolico di Zhifu (oggi diocesi di Yantai), e in pari tempo di erigere la nuova diocesi di Weifang, suffraganea di Jinan, Provincia di Shandong, con sede episcopale nella chiesa cattedrale di Cristo Re, sita a Quingzhou, città di Weifang».

«I confini ecclesiastici della nuova diocesi – continua il comunicato – comprenderanno le seguenti aree: i quartieri di Weicheng, di Hanting, di Fangzi e di Kuiwen; le quattro “zone” di sviluppo comunali; le contee di Linju e di Changle; le città di Qingzhou, di Zhucheng, di Shouguang, di Anqiu, di Gaomi e di Changyi. Invece, la parte est dei quartieri di Laiwu è accorpata all’arcidiocesi di Jinan; mentre i quartieri di Boshane di Linzi, le contee di Guangrao, di Boxing e di Gaoquing sono accorpati alla diocesi di Zhoucun».

Il territorio della nuova diocesi di Weifang è conforme a quello della città capoluogo di Weifang, con una superficie totale di 16.167, 23 Km2 e una popolazione di 9.386.705 abitanti, di cui circa 6mila cattolici, serviti da 10 sacerdoti e 6 suore.

Il nuovo vescovo consacrato oggi, Antonio Sun Wenjun è nato nel novembre 1970. Ha studiato presso il seminario di Sheshan, a Shanghai, dal 1989 al 1994. È stato ordinato sacerdote nel 1995 presso la parrocchia di Xishiku a Pechino. In seguito ha prestato servizio pastorale nello Shandong, dal 2005 al 2007. Tra il 2007 e il 2008 ha soggiornato in Irlanda per proseguire la propria formazione. Rientrato successivamente a Weifang, ha continuato a svolgere qui il suo ministero.

Il vescovo di Linyi, Giovanni Fang Xingyao - riferisce l’Agenzia Fides - ha presieduto la solenne consacrazione. Hanno partecipato alla liturgia altri quattro vescovi cinesi, 44 sacerdoti e oltre 330 tra religiosi e fedeli laici. “Grazie al Signore, tutto è andato molto bene!” hanno commentato i fedeli cattolici della nuova diocesi di Weifang.

Fides sottolinea che la storia della diocesi di Weifang, ex Prefettura Apostolica di Yiduxian dal 1931, è legata alla missione evangelizzatrice svolta in quella terra dai Francescani francesi. La diocesi era senza vescovo (“sede vacante”) dal 2008.

Durante gli anni di vacanza della sede episcopale, la comunità ecclesiale diocesana - continua Fides - ha continuato a camminare in unità e a manifestare in maniera vivace la propria sequela a Cristo e la passione di annunciare il Vangelo, nella comunione con il Papa e con la Chiesa di Roma.

Nella diocesi opera la Congregazione femminile diocesana delle Suore dell’Immacolata Concezione, molto presenti nella pastorale delle parrocchie e nell’animazione di opere sociali. Nel 2005 alcune di loro avevano partecipato alla Riunione della Commissione cattolica cinese per il lavoro caritativo e servizi sociali, intitolata “Prendersi cura della società”. In tale occasione - conclude l’informazione di Fides – suor Zong Huaiying aveva sottolineato che nonostante le difficoltà e la scarsità di risorse, era possibile comunque mettere in atto un buon lavoro di assistenza sociale, «con la benedizione di Dio».

 

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29 gennaio 2024, 12:01