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Ucraina. Due anni di dolore e prossimità, resilienza e speranza

Lo scoppio della guerra in Ucraina il 24 febbraio 2022 ha seminato grande sofferenza cui, a partire da Papa Francesco, hanno risposto la solidarietà del mondo, ma anche il coraggio della popolazione. Lo ricordiamo in un video, accompagnando le preghiere che Francesco non smette di levare perché la pace non sia lontana

Vatican News

Sono trascorsi due lunghi anni dal 24 febbraio del 2022, il giorno che le cronache ricordano come “il più lungo per Kyiv”, quando piogge di missili e file di carri armati russi iniziavano quella che sarebbe diventata l’invasione dell’Ucraina. Un continente avrebbe ricominciato a contare morti, feriti, dispersi, rapiti. Il mondo avrebbe imparato drammaticamente e velocemente il nome di città come Bucha, Irpin, Borodyanka, Leopoli. Avrebbe presto riprovato il dramma della distruzione, della fame, del freddo, della solitudine.

In un video il racconto di questa parabola, dalle macerie umane e urbane alle lacrime, alle mille facce della solidarietà, a quella “vicinanza” coraggiosa sotto le bombe, che il Papa ha chiesto e offerto da subito, inviando soccorsi, aiuti e i suoi collaboratori più stretti, e che ha coinvolto i Paesi vicini.

Da uno dei fronti più terribili della “terza guerra mondiale a pezzi” alle candele accese e alle mani giunte degli ucraini, perché siano il seme della pace.

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24 febbraio 2024, 11:30