Colletta Pro Terra Santa, Gugerotti: portiamo il cuore solidale della Chiesa
Vatican News
Tanti pellegrini restano lontano da Gerusalemme, mentre “gli abitanti della Terra Santa continuano a soffrire e morire”. Il cardinale Claudio Gugerotti prefetto del Dicastero per le Chiese Orientali lancia il suo appello ai fedeli tutti, perché anche quest’anno rispondano alla chiamata della Colletta Pontificia per la Terra Santa del Venerdì Santo e affinché gli abitanti, ai quali non è mai mancata la “vicinanza” di Papa Francesco, sentano “il cuore solidale della Chiesa”. La speranza risiede nella generosità dei credenti, scrive il porporato nel messaggio per invitare i cattolici a sostenere l’”opera generosa dei Francescani della Custodia di Terra Santa” e delle Chiese Orientali che custodiscono i “luoghi Santi che hanno visto Gesù” dove sono, “ancora viventi e operanti pur fra mille tragedie e difficoltà spesso causate dall’egoismo dei grandi della terra, i cristiani della Terra Santa”.
Il grido d’aiuto da Iran, Siria, Libano e altre terre
In tutto il mondo risuona il rombo delle armi portatrici di morte, non si vede tregua, e molti cristiani di Terra Santa “non ce la fanno più e abbandonano i luoghi dove i loro padri e le loro madri hanno testimoniato il Vangelo”. Il loro grido di aiuto, scrive ancora Gugerotti, si leva da Iraq, Siria, Libano e da “tante altre terre” e il prefetto chiede che l’invocazione non resti inascoltata, affinché il Papa possa “sostenere le Chiese locali a trovare nuove vie, occasioni di abitazione, di lavoro, di formazione scolastica e professionale”, perché se i cristiani partiranno e “se a Gerusalemme e in Palestina lasceranno i loro piccoli commerci destinati ai pellegrini che non vi si recano più, l’Oriente perderà parte della sua anima forse per sempre”.
Raccolti oltre sei milioni di euro
La Colletta per la Terra Santa, grazie all’opera della Custodia Francescana, è “la fonte principale per il sostentamento della vita che si svolge intorno ai Luoghi Santi e lo strumento che la Chiesa si è data per mettersi a fianco delle comunità ecclesiali del Medio Oriente”. Le attività di solidarietà portate avanti grazie alla Colletta, vanno dal mantenimento delle strutture pastorali, a quelle educative, assistenziali, sanitarie e sociali, nei territori di Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. In totale, le offerte arrivate nel 2023 per la Colletta di Terra Santa hanno raggiunto i 6.571.893,96 euro che riusciranno anche a sostenere giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici.
Un progetto a Gaza o Cisgiordania
Alle emergenze alle quali si è dovuto far fronte ci sono le conseguenze del terremoto del 6 febbraio dello scorso anno in Turchia e Siria. Sono 7.000 mila le persone che beneficiano del progetto che ha richiesto un budget di un milione di dollari, di cui 600 mila sono stati finora trasferiti dal Dicastero. “Lo scoppio della Guerra in Gaza, dopo gli avvenimenti del 7 ottobre scorso - si legge ancora nel comunicato - ha paralizzato la Terra Santa. La mancanza di pellegrini e turisti ha messo in difficoltà migliaia di famiglie”, per questo il Dicastero “sta seguendo lo sviluppo della situazione, dimostrando la propria vicinanza attraverso la Delegazione Apostolica a Gerusalemme, il Patriarcato Latino e la Custodia di Terra Santa”. Papa Francesco, è la conclusione, intende quindi “realizzare un progetto con finalità umanitarie in Gaza o Cisgiordania che possa aiutare la popolazione a riprendere una vita più dignitosa e che possa creare opportunità di lavoro, a guerra finita. Questo progetto potrebbe essere realizzato con le offerte dei fedeli di tutto il mondo che partecipano alla Colletta per la Terra Santa”.
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