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La presentazione di "Illustrissimi", le lettere di Luciani ai grandi della storia

Sarà presentata a Venezia, venerdì 17 maggio, l'opera "Illustrissimi" che contiene i testi immaginari del futuro Giovanni Paolo I, pubblicati da Messaggero Padova nell'edizione critica a cura di Stefania Falasca e con la prefazione del cardinale de Mendonça. L'evento è promosso dalla Fondazione Giovanni Paolo I, in collaborazione con il Ministero della Cultura e con la Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per Venezia e Laguna

Vatican News 

Nella città lagunare, che lo ha visto Patriarca dal 1970 al 1978 prima di salire al Soglio di Pietro il 26 agosto 1978, la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna apre le porte, in via eccezionale, del Palazzo Ducale in occasione della presentazione dell’edizione critica della raccolta di 40 lettere immaginarie date alle stampe da Albino Luciani nel 1976 quand'era patriarca e poi da Pontefice con la sua revisione e il suo imprimatur pochi giorni prima della morte.

Mendonça: un'opera da annoverare tra i classici

La raccolta che s'intitola "Illustrissimi" è formata da lettere destinate ad autori reali, personaggi storici e fittizi su temi di attualità in un interattivo mescolarsi di erudizione e chiarezza, sacro e profano, che per la prima volta escono con la loro genesi in edizione critica a cura di Stefania Falasca, vicepresidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I e dal 2023 postulatrice della Causa di canonizzazione. Un caso letterario per il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione. A lui si deve la prefazione al volume in cui afferma: "Nella sua definizione di classici Italo Calvino scrive che 'un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire'. E' questo, senz'ombra di dubbio - prosegue il porporato - il caso di Illustrissimi. Ben merita che se ne nutrano nuove generazioni di lettori". 

Locandina dell'evento presso il Palazzo Ducale a Venezia
Locandina dell'evento presso il Palazzo Ducale a Venezia

Alla presentazione anche il cardinale Parolin

A presentare l’opera nella Sala del Piovego della storica sede della Serenissima, alle ore 17 di venerdì 17 maggio, il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato e presidente della Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, il patriarca di Venezia  Francesco Moraglia, il soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio Fabrizio Magani. La lectio magistralis sarà tenuta dal cardinale José Tolentino de Mendonça. Moderatore dell'incontro Roberto Papetti, direttore del quotidiano "Il Gazzettino", sulle cui pagine uscirono in una destinazione iniziale alcune delle lettere immaginarie dell’allora patriarca Luciani, emblema della sua vasta formazione culturale e dello stretto legame tra le carte del suo Archivio privato e i volumi della sua personale biblioteca. 

Lettura di alcuni brani ed esecuzioni musicali

L'evento prevede anche la lettura di brani di alcune lettere di "Illustrissimi", indirizzate a Charles Dickens e Mark Twain, al romano Giuseppe Gioachino Belli e al veneziano Carlo Goldoni, con le voci di Luisa Andreazza e Federico Pinaffo. Saranno eseguiti inoltre brani musicali tratti dal repertorio di Pachelbel, Beethoven e Vivaldi, interpretati dall'arpista Gemma Gresele, dal maestro Cecilia Francesca Romana Valente del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e dal soprano Francesca Polenta del Conservatorio di Roma Santa Cecilia. Il repertorio musicale continuerà nel corso del rinfresco sulla Loggia Foscara.

Sarà dedicata a Luciani la sala che contiene i suoi libri

In occasione della presentazione di "Illustrissimi", nel pomeriggio di venerdì 17, alle ore 15.30, monsignor Francesco Moraglia dedicherà a Giovanni Paolo I la sala presso la Biblioteca diocesana del Patriarcato di Venezia che ospita i volumi ritrovati del Fondo librario appartenuto a Luciani, in parte andato disperso. A partire dal 2021 la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I ha avviato un progetto ad hoc di ricostituzione, tutela e valorizzazione del Fondo che, insieme alle carte, viene a costituirsi quale fonte privilegiata per gli studi sulla formazione, l'opera e il magistero di Giovanni Paolo I. Con il ritorno alla Santa Sede presso la Fondazione delle sue carte nel 2020, i libri sono rimasti invece presso il Patriarcato affinché del "Papa del sorriso" permanga a Venezia una memoria viva ed accessibile.

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07 maggio 2024, 16:11