Hebdomada Papae, il Gr in latino del 18 maggio
“HEBDÓMADA PAPAE”
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
Die duodevicésimo mensis Máii anno bismillésimo vicésimo quarto
TÍTULI
In Generáli Audiéntia óbsecrat Póntifex ut in Ucraína ac Palaestína bello finis imponátur.
Idem Póntifex: pax est artificiósa, nos eam exstrúimus, eándem non modo per foedera poténtes concíliant.
Íterum Franciscus Papa sacerdótibus: ad gregem ducéndum dulcédo est adhibénda.
Salútem plúrimam ómnibus vobis auscultántibus núntios Latínos dicit Amadéus Lomonaco.
NOTÍTIA 1
Audiéntiae Generális sub finem íterum iterúmque de bello restinguéndo apud “Ucraínam vastátam”, Ísrael et Palaestínam est locútus Francíscus. Refert Eugénius Murrali.
“Pro pace orémus. Ne excruciátam Ucraínam obliviscámur; ne obliviscámur Palaestínam, Ísrael, Myanmár”. Rursus de pace conciliánda lóquitur Póntifex, Audiéntiae Generális sub finem, qui “ad Afganistániae gentes, aquárum eluviónibus tantópere ictas” praetéritis diébus, appríme ad innúmeros hómines, quibus vita adémpta est, suam convértit mentem. Ex catechési sermo Pontíficis fit de caritátis virtúte, qui distinctiónem osténdit inter christiánum amórem et ália amóris génera, quae in vita habéntur: amor qui ex Evangélio óritur “benedícit maledicéntibus”, ignóscere valet atque sic est “árduus ut impossíbilis videátur”.
NOTÍTIA 2
“Artificiósa est pax”. Eam non éxstruunt primóres dúmtaxat “suis deliberatiónibus et inter Natiónes ex pactiónibus”. Quod in praefatióne libri, cuius títulus “Iustítia et Pax osculátae sunt”, asséverat Francíscus Papa, quemque Librária Editória Vaticána et acta diúrna L’Arena edidérunt. Refert Márius Galgano:
In libri praefatióne planum facit Francíscus “nos quoque pacem exstrúere, “in nostris dómibus, in famíliis, inter próximos, in óperis locis, in vicis in quibus commorámur”. Árguit ínsuper Póntifex nímium sui amórem, qui, “cum personális socialísque fit rátio, ad contentiónem vergit”. Proínde Germáni mílitis Dallasega vicem mémorat Póntifex qui, Alteríus mundáni belli témpore, credens, occídere nóluit, itémque Domínicum Mercante, Veronénsem presbýterum, Nazistárum óbsidem.
Ambo interémpti, sed sunt testáti quo pacto quámlibet vim mortémque profligáret amor. Funéstus quidem evéntus, scribit Póntifex, in quo tamen “altum christiánae oblatiónis repérimus sensum: vitam in alteríus benefícium trádere vel própriae impéndio”.
NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE
Die quarto décimo mensis Aprílis Francíscus Papa ad Románam basílicam Sancti Ioseph ad viam Triumphálem se cóntulit, quae non longe abest a Sancto Petro, diálogum instítuens duárum horárum cum septuagínta sacerdótibus. Eos, gregem ductúros, est adhortátus Francíscus ut lenitátem praesértim adhíberent.“ Hómines – addit Póntifex – cum pastóris dulcédinem animadvértunt, própius accédunt”.
Haec dicénda putávimus, quae evénient narrábimus próxima hebdómada.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
18 maggio febbraio 2024
Titoli:
Il Papa all’udienza generale: preghiamo per la fine della guerra in Ucraina e in Palestina
Francesco: la pace è artigianale, la costruiamo noi, non solo i potenti con i trattati
Il Pontefice ai sacerdoti: usate la dolcezza per condurre il gregge
Un cordiale saluto a tutti voi da Amedeo Lomonaco e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Nuovo appello di Francesco al termine dell’udienza generale per la fine della guerra nella “martoriata Ucraina” e tra Israele e Palestina. Il sevizio di Eugenio Murrali:
“Preghiamo per la pace. Non dimentichiamo la martoriata Ucraina; non dimentichiamo la Palestina, Israele, il Myanmar”. Invoca nuovamente la pace il Papa, al termine dell’udienza generale. Il pensiero di Francesco va anche “alle popolazioni dell’Afghanistan duramente colpite dalle tragiche inondazioni” dei giorni scorsi, e in particolare per le numerose persone che hanno perso la vita. Nella catechesi il Papa si sofferma sulla virtù della carità e traccia una distinzione tra l'amore cristiano e tutti gli altri tipi di amore che si vivono nella vita: quello che nasce dal Vangelo "benedice quelli che maledicono", è capace di perdonare ed è così "ardito da sembrare quasi impossibile".
“La pace è artigianale”. Non la costruiscono solo i potenti “con le loro scelte e i loro trattati internazionali”. È quanto sottolinea Papa Francesco nell’introduzione del libro “Giustizia e Pace si baceranno”, edito dalla Libreria editrice Vaticana e dal quotidiano L’Arena. Il servizio di Mario Galgano:
Nell’introduzione del libro Francesco spiega che “la pace la costruiamo anche noi, “nelle nostre case, in famiglia, tra vicini di casa, nei luoghi dove lavoriamo, nei quartieri dove abitiamo”. Il Pontefice denuncia poi l’egoismo che “quando diventa sistema personale e sociale, apre le porte al conflitto”. Il Papa ricorda inoltre la storia del soldato tedesco Dallasega che, durante la seconda guerra mondiale, si rifiutò di uccidere, perché credente, il prete veronese don Domenico Mercante, ostaggio dei nazisti. Entrambi furono assassinati ma sono stati testimoni di come l’amore sconfigga ogni violenza e morte. Un tragico episodio, scrive il Papa, in cui tuttavia “troviamo il senso profondo del sacrificio cristiano: dare la vita per l’altro, anche a costo della propria”.
(NOTIZIE)
Papa Francesco si è recato nel pomeriggio del 14 maggio nella basilica romana di San Giuseppe al Trionfale, non lontana da San Pietro, per un dialogo di due ore con circa 70 sacerdoti. Francesco ha ricordato loro l’importanza di usare dolcezza per condurre il gregge: “la gente - ha detto il Papa - quando vede la dolcezza del pastore si avvicina”.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.
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