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Obolo di San Pietro: aumentano le donazioni per la carità del Papa

Pubblicato il Rapporto sull’Obolo di San Pietro: rispetto al 2022 le offerte ricevute sono aumentate di quasi 5 milioni di euro

Antonella Palermo - Città del Vaticano

Nel 2023 le entrate del Fondo Obolo di San Pietro, destinato a sopperire alle necessità della Chiesa universale e a supportare numerose iniziative in favore dei più bisognosi, sono ammontate a 52 milioni di euro (48,4 milioni da offerte ricevute e 3,6 milioni da proventi finanziari realizzati dalla remunerazione del patrimonio), mentre le uscite sono risultate pari a 109,4 milioni di euro.

Donazioni dalle diocesi, Usa maggiore benefattore

Sono tre le principali forme attraverso cui il Fondo si alimenta: la colletta raccolta presso le chiese di tutto il mondo in occasione della solennità dei Santi Pietro e Paolo, e trasmessa alla Santa Sede dalle diocesi italiane e, per il tramite delle Rappresentanze Pontificie, dalle diocesi estere; le offerte dirette inviate mediante bonifici su conti correnti bancari e postali, assegni o tramite sito web con carte di credito e PayPal; i lasciti ereditari. La quota pervenuta dalle diocesi è pari a 31,2 milioni di euro (64,4%), mentre dai donatori privati sono giunto il 2,1 milioni (4,4%). A questo è da aggiungere la parte derivata dalle Fondazioni (13,9 milioni di euro, pari al 28,8%) e un residuo dell'1,2 milioni di euro (2,4%) dagli Ordini religiosi. Dal punto di vista geografico, sono gli Stati Uniti i maggiori benefattori con uno stacco ampio dagli altri Paesi: Italia, Brasile, Germania, Corea, Francia e altri. 

Finanziati 236 progetti in 76 Paesi

Dei 103 milioni erogati dall'Obolo nel 2023, 90 milioni di euro sono serviti a supportare le attività espletate dalla Santa Sede a servizio della missione apostolica del Papa e 13 milioni per sostenere i progetti di assistenza diretta ai più bisognosi (famiglie, diocesi, parrocchie e istituti religiosi in difficoltà, emigrati e rifugiati, popolazioni colpite da guerre e carestie, comunità colpite dalle conseguenze nefaste del cambiamento climatico, chi necessita di assistenza umanitaria). Nel 2023 il Fondo Obolo ha sostenuto 236 progetti in 76 Paesi, finanziandoli per un importo complessivo di 13 milioni di euro. È il continente europeo l'area che ha ricevuto maggiore impegno economico, a seguire l'Africa e le Americhe. Con riferimento ai progetti realizzati in Europa, mezzo milione di euro è stato utilizzato per finanziare borse di studio in favore di sacerdoti, seminaristi e religiosi provenienti dall’Africa, dall’America Latina e dall’Asia, per offrire un percorso di studi presso atenei pontifici; poco meno di un milione è stato invece devoluto in favore dell’Ucraina martoriata dalla guerra per patrocinare diverse iniziative pastorali e sociali. 

Nel 2023 aumento delle offerte ricevute

Nel 2022 le entrate dell’Obolo erano ammontate a 107 milioni di euro (oltre il doppio del 2023), mentre le uscite erano state pari a 95,5 milioni. C’è da sottolineare che nel 2022 era stata realizzata una significativa plusvalenza, grazie alla vendita di beni immobili del Fondo Obolo di San Pietro. In realtà nel 2023 le donazioni sono aumentate di quasi 5 milioni di euro, ammontando a 48,4 milioni di euro rispetto ai 43,5 milioni delle offerte ricevute nel 2022. Si precisa che per il sostegno alla missione apostolica del Papa, l'ambito di spesa interessa 68 dicasteri, enti ed organismi a servizio della missione universale del Pontefice: nel 2023 è consistita di 370,4 milioni di euro, di cui circa 90 coperti dall'Obolo. 

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29 giugno 2024, 12:20