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Yemen, un arsenale di armi Yemen, un arsenale di armi  (AFP or licensors)

Santa Sede, combattere la proliferazione illecita di armi leggere

Alle Nazioni Unite di New York monsignor Robert Murphy ribadisce la posizione vaticana: gli armamenti di piccolo calibro sono “una delle più pressanti minacce alla sicurezza a livello nazionale, regionale e globale”

L’Osservatore Romano

«La proliferazione illecita e l’uso improprio di armi leggere e di piccolo calibro rappresentano una delle più pressanti minacce alla sicurezza a livello nazionale, regionale e globale», per questo la Santa Sede ribadisce «il proprio sostegno all’attuazione del Programma d’azione per prevenirne, combatterne e sradicarne il commercio, nonché ad altri strumenti, come la Dichiarazione politica sull’uso delle armi esplosive nelle aree popolate e l’Iniziativa per far tacere le armi». A dirlo monsignor Robert Murphy, consigliere presso la rappresentanza della Santa Sede all’Onu, nell’ambito della Quarta Conferenza di revisione del “Programma d’azione sulle armi leggere e di piccolo calibro e lo strumento di tracciamento internazionale”, a New York.

«Decine di migliaia di persone», aggiunge «vengono uccise o ferite in conflitti a causa di queste “armi di distruzione di massa al rallentatore”», ma anche in aree al di fuori delle guerre. Sono i bambini, sottolinea ancora, «a essere colpiti in modo sproporzionato»: queste armi sono «comunemente utilizzate per commettere gravi violazioni» contro di loro, come reclutamento, rapimento e violenze. La Santa Sede ribadisce «l’importanza di un approccio che risponda efficacemente alle reali necessità di donne e bambini vittime di tale violenza».

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21 giugno 2024, 14:05