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Il Dicastero per la Dottrina della fede Il Dicastero per la Dottrina della fede

"Nessuna soprannaturalità", la Dottrina della Fede conferma il decreto su Trevignano

Il Dicastero interviene con un comunicato sul caso delle presunte apparizioni mariane nel comune laziale in virtù delle nuove Norme pubblicate a maggio dallo stesso ex Sant’Uffizio. Si riconosce “la validità giuridica” delle decisioni del vescovo di Civita Castellana, Marco Salvi, nel decreto del marzo scorso, sia per il giudizio negativo sui fenomeni soprannaturali che per il divieto a celebrazioni o pellegrinaggi nei luoghi dei presunti avvenimenti

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

“Constat de non supernaturalitate”, nessuna soprannaturalità. E anche il divieto assoluto di celebrare sacramenti o guidare atti di pietà popolare o organizzare pellegrinaggi, momenti di preghiera, incontri di vario genere nei luoghi dei presunti avvenimenti mariani a Trevignano Romano. Da sempre e da subito attivo dietro le quinte sul caso, il Dicastero per la Dottrina della Fede interviene pubblicamente sulla controversa vicenda della sedicente veggente Gisella Cardia e del marito Gianni e le asserite apparizioni della Madonna nel terreno di loro proprietà nel comune laziale, già bollati come “non soprannaturali” da un decreto emesso il 6 marzo dal vescovo di Civita Castellana, monsignor Marco Salvi.

Le nuove Norme di maggio

Ed è proprio “la validità giuridica” del decreto che l’ex Sant’Uffizio riconosce in un comunicato pubblicato oggi 27 giugno, rendendo noto che le decisioni del vescovo erano state tutte concordate con lo stesso Dicastero. Un coinvolgimento esplicito, dunque, in virtù delle Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, pubblicate dal DDF il 17 maggio scorso, che tra le novità prevedono proprio l’intervento motu proprio in qualunque momento della Dottrina della Fede in casi di fenomeni anche locali ma che raggiungono dimensioni nazionali e, a volte, mondiali, per approvare la decisione finale del vescovo.

Il comunicato del Dicastero

Si legge nel comunicato diffuso oggi: “Alla luce delle nuove Norme per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali (17 maggio 2024), in riferimento al Decreto Prot. 01D/2024, emesso da Mons. Marco Salvi, Vescovo di Civita Castellana, in data 6 marzo 2024, d’intesa con questa Istituzione, riguardo alle asserite apparizioni e rivelazioni riferite dalla sig.ra Gisella Cardia (all’anagrafe Maria Giuseppa Scarpulla) e dal sig. Gianni Cardia, questo Dicastero riconosce la validità giuridica del suddetto Decreto, sia per quanto riguarda il giudizio ivi espresso (constat de non supernaturalitate) sia per le disposizioni indicate nei punti A-D”. 

In altre parole, essendo il decreto del vescovo anteriore alle norme sui presunti fenomeni soprannaturali, il Dicastero per la Dottrina della Fede non si era coinvolto pubblicamente, come invece fa ora secondo le nuove disposizioni. Si rende pubblico, poi, che le decisioni prese dal vescovo erano state concordate con il Dicastero, che nel comunicato non si esprime sulle spiegazioni o sui fondamenti forniti dal vescovo, bensì sulle decisioni che egli ha assunto.

No a celebrazioni e a eventi pubblici e privati 

Quanto ai due punti del decreto di monsignor Salvi citati dal Dicastero per la Dottrina della Fede, si tratta - nel punto A – del divieto ai sacerdoti “di celebrare sacramenti o guidare atti di pietà popolare in modo tale da connettere entrambi, in modo diretto e indiretto, con gli eventi di Trevignano Romano, sia nei terreni di proprietà dell’Associazione ‘Madonna di Trevignano ETS’ (la onlus per la diffusione del culto mariano che fa capo al marito di Gisella Cardia, ndr) che in altri luoghi privati, pubblici ed ecclesiali”.

Il punto D impone invece il divieto “di recarsi nel luogo dell'apparizione alimentando nei fedeli l’idea che vi sia un qualche riconoscimento ecclesiale”; insieme a questo, l’avvertimento ai fedeli “circa l’obbligo disciplinare e spirituale derivante dal pronunciamento ecclesiale di astenersi dall’organizzare e/o partecipare ad incontri privati e/o pubblici (siano essi di preghiera e/o di catechesi) che diano per certa e indubitabile la verità sovrannaturale degli eventi di Trevignano o che siano atti a fare pressione sul vescovo diocesano per modificare le proprie legittime decisioni sugli eventi stessi”.

I fatti

Gli “eventi di Trevignano” erano iniziati nel 2016, quando Gisella Cardia aveva riferito di apparizioni della Madonna su un campo dove ha svolto per anni prediche e preghiere. Apparizioni che sarebbero avvenute in concomitanza con lacrimazioni di sangue attribuite a una statua della Vergine Maria acquistata a Medjugorje. La donna sosteneva pure di ricevere di continuo messaggi dalla Madonna e a volte anche da Gesù o dal Padre Celeste e di aver assistito a miracoli come la moltiplicazione di gnocchi e pizza durante cene private nella sua abitazione. La Cardia, sulla quale la Procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo con l’ipotesi del reato di truffa, dopo la denuncia di fedeli che avevano versato anche somme di denaro, ha continuato a sostenere le sue teorie e ha recentemente contestato l’inchiesta della Diocesi.

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27 giugno 2024, 13:30