Tutela e disabilità, convegno per contrastare gli abusi: “Ingiustizia che colpisce tutti”
Vatican News
“Combattere gli abusi, ingiustizia che colpisce tutti, persone con e senza disabilità”. Così il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato, ha avviato i lavori del IV Convegno internazionale su prevenzione e protezione dagli abusi sessuali nella Chiesa cattolica, in particolare per le persone con disabilità. L’appuntamento si è aperto il 19 giugno e si conclude oggi, venerdì 21, alla Pontificia Università Gregoriana; è organizzato dall’Istituto di Antropologia, fondato nel 2012 come Centro per la Tutela dei Minori, in seno allo stesso Ateneo.
“Tutela e disabilità” è il tema del convegno di quest’anno che vuole concentrare lo sguardo su quella fascia di popolazione mondiale – il 16%, secondo le cifre dell’Oms – che vive con una disabilità significativa, tra salute, condizioni ambientali e personali. Il programma della conferenza, che riunisce esperti e professionisti del settore, tra consacrati e laici, si concentra quindi sulla “cura dei bambini e degli adulti di fronte agli abusi, con particolare attenzione alle persone con disabilità, a causa della loro maggiore vulnerabilità".
Superare le barriere e discutere come combattere gli abusi
“Circa una persona su cinque nel mondo vive con una qualche forma di disabilità, e le persone con disabilità sono più vulnerabili a vari tipi di abusi e violenze fisiche e psicologiche”, ha detto il cardinale Parolin, nel suo discorso di apertura. “Qui – ha aggiunto - abbiamo la possibilità di superare le diverse barriere, di incontrarci e di discutere i modi per combattere gli abusi”.
Il cardinale ha osservato come “negli ultimi anni la comunità internazionale ha compiuto progressi significativi nel riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità, ma purtroppo questo non è ancora avvenuto in tutto il mondo”. Bisogna allora, ha aggiunto, far “fiorire una società più giusta e attenta”.
Preparare i leader della Chiesa e creare reti
La conferenza, che si conclude oggi, ha incluso diverse sessioni dinamiche che hanno visto anche la partecipazione della Deaf Catholic Youth Initiative for the Americas (DCYIA), organizzazione senza scopo di lucro che sostiene le esigenze pastorali, culturali e linguistiche dei giovani non udenti nelle Americhe. Tre interpreti della lingua dei segni americana hanno tradotto le presentazioni per il pubblico e assistito i partecipanti. Altre tre sessioni sono state dedicate all’approccio culturale alla disabilità nei diversi contesti geografici e sociali, all’accoglienza e partecipazione delle persone con disabilità alla vita della Chiesa e le difficoltà che le persone con disabilità incontrano nel riconoscere e denunciare possibili abusi.
L’obiettivo, spiegano i promotori, è creare “uno spazio per la formazione e la preparazione dei leader della Chiesa ad affrontare le situazioni di abuso e violenza contro le persone con disabilità” e, al contempo. “fornire una piattaforma per l’apprendimento, la creazione di reti e la condivisione di buone pratiche nel campo della cura, della prevenzione e del follow-up di bambini e adulti in situazioni di violenza o abuso”.
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