La sede della Wipo a Ginevra La sede della Wipo a Ginevra

La Santa Sede: un passo avanti il trattato sulla proprietà intellettuale

L'arcivescovo Balestrero, osservatore vaticano presso le Nazioni Unite e le altre organizzazioni internazionali a Ginevra, intervenuto alla 65ª serie delle assemblee degli Stati Membri della WIPO sull'adozione, lo scorso maggio, del Trattato dell’Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale

Vatican News

Un "un successo per il multilateralismo" e un "significativo passo avanti nello sforzo collettivo per far progredire un sistema di proprietà intellettuale dinamico e lungimirante». L'arcivescovo Ettore Balestrero, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite e le altre Organizzazioni internazionali a Ginevra, ha definito così l’adozione, a fine maggio, del Trattato dell’Organizzazione mondiale della Proprietà intellettuale (Wipo) su proprietà intellettuale, risorse genetiche e conoscenze tradizionali associate. Se ne è parlato ieri, 9 luglio, in un incontro di alto livello della medesima agenzia dell’Onu, al quale è intervenuto il nunzio in rappresentanza della Santa Sede.

La partecipazione dei popoli indigeni

Ben accolto, ha evidenziato il nunzio apostolico, il fatto che il documento affronti "la partecipazione dei popoli indigeni e delle comunità locali" in modo sensibile agli specifici contesti "culturali e giuridici" in cui vivono. Ribadito, inoltre, come la dignità umana "conferita da Dio" è il "fondamento della nostra coesistenza"; essa, pertanto, deve rimanere "la base essenziale" su cui costruire l’accordo. A tal proposito, ha detto monsignor Balestrero, la Santa Sede ha preso atto con apprezzamento la "esclusione delle risorse genetiche umane dal campo di applicazione del Trattato".

"La Santa Sede - ha affermato - è del parere che questo significativo avanzamento nel campo contribuirà a facilitare la rivitalizzazione dei negoziati sulla conoscenze tradizionali e sulle espressioni culturali tradizionali, portando infine ad un un risultato favorevole alla prossima Conferenza diplomatica per la conclusione e l'adozione di un Trattato sul diritto dei disegni e dei modelli (DLT)".

Bene comune

Da qui, l'assicurazione che la Santa Sede continuerà a collaborare con la Wipo per "promuovere un dialogo costruttivo" con l'obiettivo di far progredire il sistema della proprietà intellettuale e quindi "il bene comune dell'umanità". "Questo obiettivo sarà raggiunto garantendo a ogni persona la possibilità di godere appieno dei propri diritti umani e delle libertà fondamentali", ha affermato Balestrero.

 

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10 luglio 2024, 14:45