Formazione e comunione, in Vaticano il corso per i nuovi vescovi
Don Paweł Rytel-Andrianik – Città del Vaticano
Si conclude oggi, sabato 21 settembre, in Vaticano il corso di formazione iniziato la scorsa domenica 15 per i nuovi vescovi. Appuntamento ormai tradizionale nell'attività della Curia, il corso - organizzato dal Dicastero per i Vescovi, dal Dicastero per le Chiese Orientali e dal Dicastero per Evangelizzazione (Sezione per la prima evangelizzazione e le nuove Chiese particolari) - quest'anno ha riunito 267 presuli ordinati negli ultimi 12 mesi provenienti da tutto il mondo, sia da aree in cui la Chiesa è presente da secoli sia da terre di missione. Sono presenti anche nuovi vescovi delle Chiese orientali.
Oltre 260 vescovi da tutto il mondo
Più nel dettaglio, i vescovi che hanno partecipato al corso erano divisi in due gruppi: 153 provenivano da 46 diversi Paesi, tra questi anche 25 vescovi di rito orientale (che hanno come Dicastero di riferimento quello delle Chiese orientali) e cinque con incarichi nella Curia Romana. Erano, invece, 114 coloro che hanno preso parte al Corso del Dicastero per l’Evangelizzazione. Per la prima volta, in questa edizione, una parte delle sessioni di lavoro è stata condivisa e vissuta insieme dai due gruppi presso la Pontificia Università Urbaniana.
L'udienza con il Papa
I partecipanti al corso sono stati ricevuti in udienza da Papa Francesco nel Palazzo Apostolico vaticano. Nei giorni scorsi hanno celebrato Messe nella Basilica di San Pietro e in altre chiese di Roma e hanno incontrato, tra gli altri, i prefetti di vari dicasteri, i rappresentanti della Segretaria di Stato e altri superiori della Curia romana. Hanno lavorato in circoli minori, divisi per gruppi linguistici.
Esperienza del dono della collegialità
“Sono stati giorni intensi - spiegano gli organizzatori - dove si sono vissuti momenti di formazione e di comunione, facendo con i nuovi vescovi una concreta esperienza del dono della collegialità episcopale in adesione affettiva ed effettiva con il Successore di Petro”. I Dicasteri che hanno il compito di aiutare il Papa nel delicato compito della scelta dei vescovi si dicono sodisfatti dei risultati ottenuti con il corso di formazione.
Occasione di incontro e conoscenza
"Questo corso è molto importante per tre motivi", sottolinea a Radio Vaticana - Vatican News monsignor Sławomir Szkredka, vescovo ausiliare di Los Angeles, negli Stati Uniti. "La prima ragione è l'esperienza di unità. Tutti ci incontriamo con il Santo Padre, Pietro, e sperimentiamo l'unità della Chiesa con i fratelli di tutto il mondo. Il secondo dono di questo corso è stato l'incontro con vescovi provenienti da altre Chiese. Abbiamo avuto l'opportunità di conoscerci, scambiare esperienze e pregare insieme. In terzo luogo, abbiamo incontrato i rappresentanti della Santa Sede che ci hanno mostrato la visione di Papa Francesco. Abbiamo avuto l'opportunità di discutere come possiamo attuare questa visione nelle diverse parti del mondo nelle nostre Chiese locali".
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