Hebdomada Papae, il Gr in latino del 12 ottobre
“HEBDÓMADA PAPAE”
NOTÍTIAE VATICÁNAE LATÍNE RÉDDITAE
Die duodécimo mensis Octóbris anno bismillésimo vicésimo quarto
TÍTULI
Domínico die sexto mensis Octóbris rosárium orávit Francíscus pro pace in papáli Basílica Sanctae Maríae Maióris, una cum Sýnodi particípibus.
In Audiéntia Generáli die Mercúrii praetérito de Spíritu Sancto catechésim revocávit Póntifex qui Ecclésiae “universalitátem” praestat et “unitátem”.
Die séptimo mensis Octóbris, anniversárius recensétur dies incúrsus Hamas advérsus Ísrael; epístulam misit Póntifex ad Médii Oriéntis cathólicos: “vobíscum sum”.
Salútem plúrimam ómnibus vobis audiéntibus núntios Latínos dicit Eugénius Murrali.
NOTÍTIAE
Postquam est adhortátus ad bellum deponéndum ex Petriáno Foro, in Angélica Salutatióne, die domínico post merídiem, una cum complúribus fidélibus ac Sýnodi particípibus, Póntifex rosárium recitávit coram effígie quae appellátur Salus Pópuli Románi. Refert Alexánder De Carolis.
“Oh pacis Regína… illórum convérte ánimos qui ódium fovent, da ut armórum strépitus síleat, mortem afferéntium, violéntiam exstíngue quae in hóminum corde insídet atque pacis propósita cóncita in illis qui agunt ac moderántur Natiónes”, verbis his Póntifex, apud Sanctam Maríam Maiórem ad Vírginem Maríam sese convértit, mense ipso ei dicáto. Precatióni interfuérunt de Synodalitáte Sýnodi partícipes, quae nunc laborióse operátur, Cúriae Románae officiáles, Corpus legatórum apud Sanctam Sedem. Coram effígie quae Salus Pópuli Románi nuncupátur, Maríae supplicávit Póntifex: “Veni ad nos adiuvándos his quidem tempóribus quibus iniústa convaléscunt ac bella vastant”.
“Ecclésiae únitas est hóminum únitas quae ratiocínio non effícitur, sed ex vita”: sic Póntifex est effátus in Audiéntia Generáli, cum catechésim de Spíritu Sancto ac Sponsa enodáret. Refert Catharína Agorelius:
Quaedam meditánda de Spíritu Sancto propósuit Póntifex, ab Áctibus Apostolórum sumens inítium ac nominátim a Pentecóstes narratióne (Act 2). Ubi sanctus Lucas “osténdit quo pacto Spíritus Sanctus Ecclésiae universalitátem et unitátem praestet”. Asséruit ínsuper Francíscus, Hierosolymitánum cognominátum áfferens Concílium (Act 15), quómodo Spíritus Sanctus ágeret, “étiam – ac plerúmque – laténti ópere, témpora et humánam discrepántiam obsérvans, per hómines et institutiónes tránsiens, per precatiónes et collatiónes. Synodáli – hódie dicerémus – ritu”. Sub occúrsus finem Póntifex, Mariáli mense, pacis spem Vírgini Maríae commísit, pro pópulis precans qui “belli améntiam” experiúntur, nominátim in Ucraína, Palaestína, Myanmár, Sudánia.
NOTÍTIAE BREVÍSSIMAE
Die séptimo mensis Octóbris propinquitátis epístulam ad omnes credéntes Médii Oriéntis misit qui bellum patiúntur: “Ódii favílla quae abhinc annum exársit non est exstíncta. Turpe quidem est quod inter Natiónes commúnitas ac potentióres Civitátes effícere néqueant ut arma síleant ac pernicióso bello finis imponátur”.
In Angélica Salutatióne índicem legit Francíscus futurórum cardinálium, quorum ritus agétur in Consistório die octávo consequéntis mensis Decémbris. Oriúndi nempe ii sunt ex ómnibus terrárum orbis pártibus, ex Iránia quoque et Indonésia. Inter Ítalos adest excellentíssimus dominus Reina, novus Románae dioecésis Vicárius: “Scio diffícile munus me manére, quóniam nostra Urbs est venústa, at perquam implicáta”.
Die praetérito undécimo mensis Octóbris Francíscus Papa et Vladimírus Zelenskyy simul convenérunt de “sauciáta” Ucraína locutúri.
Haec dicénda habúimus, próxima hebdómada, nova ac recentióra.
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
12 ottobre 2024
TITOLI
Domenica 6 ottobre Francesco ha recitato il Rosario per la Pace nella Basilica di Santa Maria Maggiore insieme ai partecipanti al Sinodo.
Il Papa all’Udienza generale di mercoledì scorso ha ripreso le catechesi sullo Spirito Santo, che assicura alla Chiesa “universalità” e “unità”.
Il 7 ottobre, a un anno dall’attacco di Hamas contro Israele, il Pontefice ha inviato una lettera ai cattolici del Medio Oriente: “Sono con voi”.
Un cordiale benvenuto a tutti voi da Eugenio Murrali e bentornati all’ascolto del notiziario in lingua latina.
SERVIZI
Dopo aver invocato un cessate il fuoco da Piazza San Pietro, all’Angelus, nel pomeriggio di domenica, il Papa, con molti fedeli e con i partecipanti al Sinodo, ha recitato un rosario per la pace di fronte alla Salus Populi Romani. Il servizio di Alessandro De Carolis
“O Regina della pace... Converti gli animi di chi alimenta l’odio, silenzia il rumore delle armi che generano morte, spegni la violenza che cova nel cuore dell’uomo e ispira progetti di pace nell’agire di chi governa le Nazioni”, con queste parole il Pontefice, a Santa Maria Maggiore, si è rivolto alla Madonna, nel mese a lei dedicato. Erano presenti alla preghiera tutti i partecipanti al Sinodo sulla Sinodalità, che è nel suo pieno svolgimento, i membri della Curia romana e del Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Di fronte all’immagine della Salus Populi Romani, il Papa ha affidato la sua supplica a Maria: “vieni a soccorrerci in questi tempi oppressi dalle ingiustizie e devastati dalle guerre”.
“L’unità della Chiesa è l’unità tra persone e non si realizza a tavolino, ma nella vita”, così il Pontefice, all’udienza generale, durante la catechesi sullo Spirito Santo e la Sposa. Il servizio di Katarina Agorelius:
Il Papa ha proposto una riflessione sullo Spirito Santo a partire dagli Atti degli apostoli e in particolare dal racconto della Pentecoste (At, 2). Qui, San Luca “mette in luce che lo Spirito Santo è Colui che assicura l’universalità e l’unità della Chiesa”. Francesco ha inoltre sottolineato, citando il cosiddetto Concilio di Gerusalemme (At, 15), come lo Spirito agisca “anche - e nella maggioranza dei casi - con un lavorio discreto, rispettoso dei tempi e delle divergenze umane, passando attraverso persone e istituzioni, preghiera e confronto. In maniera, diremmo oggi, sinodale”. Al termine dell’incontro il Papa, nel mese mariano, ha affidato alla Vergine le speranze di pace, pregando per le popolazioni che subiscono “la pazzia della guerra”, in particolare l’Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar, il Sudan.
NOTIZIE
Il 7 ottobre, Francesco ha inviato una lettera di vicinanza a tutti i credenti del Medio Oriente che patiscono la guerra: “La miccia dell’odio divampata un anno fa non si è spenta. Vergognosa l’incapacità della comunità internazionale e dei Paesi più potenti di far tacere le armi e di mettere fine alla tragedia della guerra”.
Francesco all'Angelus di domenica ha letto la lista delle porpore che concederà nel Concistoro dell'8 dicembre prossimo. Provenienze da ogni parte del mondo, incluse Iran e Indonesia. Tra gli italiani anche monsignor Reina, nuovo vicario della Diocesi di Roma: “So che mi attende una missione non facile, perché la nostra è una città bella ma estremamente complessa”.
Lo scorso 11 ottobre si è tenuto l’incontro tra Papa Francesco e il presidente Volodymyr Zelensky per parlare della “martoriata” Ucraina.
È tutto per questa edizione, alla prossima settimana.
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