Reina, nuovo vicario di Roma: continuerò a servire questa città bella ma non facile
Vatican News
“La notizia mi ha colto di sorpresa. Il mio desiderio è di continuare a servire questa Chiesa e di servire tutte le persone che la abitano, le parrocchie, i sacerdoti. Proverò a mettermi a disposizione di tutti per annunciare a tutti il Vangelo della misericordia, per essere per tutti immagine del Buon Pastore”. Si mostra sorridente il cardinale eletto Baldassare Reina, da ieri, 6 ottobre, vicario del Papa per la Diocesi di Roma, in un video inviato ai media vaticani all’indomani dell’annuncio di Papa Francesco all’Angelus dei 21 nuovi cardinali che creerà nel Concistoro dell’8 dicembre. “So che mi attende una missione non facile, perché la nostra è una città bella ma estremamente complessa”, dice nel filmato il futuro porporato. Roma “è purtroppo segnata da tanti disagi, da tante difficoltà. Non ho la pretesa di dare una risposta a tutti, ma vorrei essere per tutti un segno che l'amore di Dio è visibile, si rende presente, lo fa anche attraverso noi poveri pastori”.
Grazie al Papa per la fiducia
Reina ringrazia il Papa “per la fiducia” e anche “tutti coloro che in questa Diocesi, nel silenzio, nel nascondimento, fanno tanto perché il Vangelo arrivi e arrivi a tutti. Ecco, desidero incontrarvi. Questo è quello che sento di dirvi in questo momento, insieme alla richiesta di tante preghiere per la mia vita, per la mia povera vita, perché sono consapevole di tanti limiti che mi appartengono e quindi posso soltanto affidarmi alla misericordia di Dio e alla vostra preghiera”.
Lettera al popolo di Dio
Già in mattinata in una Lettera al Popolo di Dio, Reina esprimeva le sue “emozioni contrastanti” per la nuova missione affidatagli dal Papa: “Sono consapevole che aldilà dei limiti e dei peccati di ciascuno, la grazia ci inonda con ogni dono che Dio elargisce alle nostre vite e così ha voluto fare anche con la mia vita e, per il mio piccolo tramite, alla Sua santa Chiesa. Così mi sento in questo momento, consapevole di aver ricevuto misericordia”. “Arrivando a Roma, poco più di due anni fa – scrive ancora il prelato nella missiva - da subito ho iniziato ad amare questa Chiesa che conoscevo ancora troppo poco ma dalla quale mi sono sentito accolto oltre ogni aspettativa. Ho provato a servirla come ho potuto, sentendomi rapito da tanta bellezza e dalle tante potenzialità di bene che sperimentavo, insieme alle fatiche che accompagnano tutti noi esseri umani”.
Insieme con sacerdoti e diaconi
Da qui ancora la gratitudine al Papa per “la fiducia” mostratagli in questi anni: “La Sua dedizione alla Chiesa universale e la profezia che ci ha regalato in questi anni di Pontificato mi spingono a lavorare per una Chiesa trasparente e povera, in grado di sprigionare e diffondere il profumo del Vangelo”. Infine un grazie anche al suo predecessore, il cardinale Angelo De Donatis, “che con gentilezza e attenzione mi ha accolto a suo tempo nel Consiglio Episcopale”, e ai tantissimi sacerdoti e diaconi “per il servizio generoso e umile che svolgono, per la loro costante presenza e per l’amore che mostrano alla nostra Diocesi”. “Ci attende una missione importante, in un tempo complesso, che va affrontata costruendo ogni giorno legami di fraternità e di comunione. Abbiamo la grazia di servire una Diocesi straordinaria che è stata irrorata dal sangue dei Martiri e fecondata dalla testimonianza gioiosa di moltissimi santi. Il Signore ci aiuti a mettere a frutto i tanti carismi ricevuti per l’utilità comune”.
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