La Gmg delle Chiese del mondo: da Lisbona, attraverso il Vaticano, verso Seoul
Dorota Abdelmoula-Viet – Città del Vaticano
Chi confida nel Signore ritrova le forze e corre senza stancarsi. Il versetto tratto dal libro del profeta Isaia (Is 40,31) fa da motto alla 39ª Giornata Mondiale della Gioventù celebrata dalle Chiese del mondo questa domenica 24 novembre, Solennità di Cristo Re dell’Universo. In molti Paesi, il frammento biblico è anche d’ispirazione per il lavoro pastorale, caratterizzato da programmi di formazione e proposte seguendo gli inviti del Papa ai giovani.
Intorno all'incontro con Cristo
Nel 2020 il Papa ha cambiato la data delle celebrazioni della Gmg nelle Chiese locali: dalla Domenica delle Palme alla Solennità di Cristo Re dell’Universo. Qualcuno si è chiesto se questa nuova data avrebbe cambiato qualcosa nell’essenza dell’evento. “Al centro resta il mistero di Gesù Cristo, il Redentore dell’uomo, come ha sempre sottolineato il Santo Giovanni Paolo II, iniziatore e patrono della Giornata Mondiale della Gioventù”, ha assicurato Papa Francesco, annunciando il cambiamento al termine della Messa in cui i giovani portoghesi (dove si sarebbe svolta la Gmg del 2023) avevano ricevuto i simboli dell’incontro dei giovani dai coetanei di Panama, luogo dell’evento giovanile mondiale del 2019.
“L’appello che deve essere rivolto ai giovani e che dovrebbe essere al centro di ogni Gmg diocesana celebrata nel giorno di Cristo Re è dunque: accogliere Cristo! Ricevilo come Re nella tua vita! È il Re venuto a salvare! Senza di Lui non c’è vera pace, nessuna vera riconciliazione interiore e nessuna vera riconciliazione con le altre persone!”, scrive il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita negli Orientamenti pastorali per le celebrazioni locali della Gmg, frutto di molti anni di costante collaborazione con i responsabili della pastorale giovanile nel mondo.
Chiesa con i giovani e per i giovani
La Giornata Mondiale della Gioventù a livello locale vuole dunque costituire parte integrante degli eventi che la comunità ecclesiale vive nel corso dell’anno. La data proposta per l’appuntamento non costituisce quindi un “obbligo”, ma un invito a vivere la festa della Chiesa “giovane” in unità con tutta la Chiesa universale. Testimonianze provenienti da tante parti del mondo dimostrano come la vigilia della Domenica delle Palme o l’inizio della Settimana Santa sono in molte diocesi momenti in cui i giovani si preparano intensamente, insieme alla Chiesa locale, a vivere il Triduo Pasquale e la Festa della Resurrezione. La solennità di Cristo Re offre un’altra opportunità pastorale: il nuovo anno liturgico, che inizia una settimana dopo, rappresenta in molte diocesi un “nuovo inizio” della pastorale con e per i giovani. Dopo le iniziative riprese all’inizio dell’anno scolastico e accademico, l’Avvento è il tempo in cui la Chiesa rimette i giovani al centro. Il messaggio del Papa alla Gmg e lo il motto dell’incontro stesso risuonano con nuova forza. Negli ultimi anni Caritas Internationalis ha lanciato anche un’iniziativa per un programma congiunto che coniughi la celebrazione della Giornata Mondiale dei Poveri – in occasione della quale i giovani mostrano particolare sensibilità verso i bisogni dei più fragili – e la Giornata della Gioventù.
Da Lisbona a Seoul
In particolare la 39.ma Giornata Mondiale della Gioventù di quest'anno, oltre a riunire i giovani attorno ai loro vescovi sparsi per il mondo, verrà celebrata anche nella Basilica Vaticana. In questo giorno il Papa presiederà la Messa San Pietro alle 9.30; la liturgia si concluderà con la consegna ai giovani coreani da parte dei coetanei portoghesi dei simboli della Gmg: la croce e l’icona della Madonna Salus Populi Romani. Da questo momento i due simboli inizieranno il loro pellegrinaggio verso la Corea del Sud, attraversando anche alcuni Paesi asiatici, così da avviare il cammino di preparazione spirituale alla prossima Giornata Mondiale della Gioventù in programma a Seoul con il motto “Coraggio! Io ho vinto il mondo” (Giovanni 16.33).
Alla cerimonia di domenica in Vaticano parteciperà una delegazione di 100 giovani portoghesi, insieme all’arcivescovo patriarca di Lisbona, monsignor Rui Manuel Sousa Valério, e i responsabili dell’organizzazione della giornata di Lisbona del 2023. Insieme a loro anche un gruppo di circa 100 giovani coreani, insieme all’arcivescovo di Seoul, Peter Chung Soon-taek, e il coordinatore del comitato organizzatore della Gmg coreana, monsignor Paul Kyung Sang Lee. Come riferito dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita saranno presenti anche alcuni ragazzi e ragazze provenienti dai cinque continenti che parteciperanno all’evento portando doni simbolici delle loro terre.
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