Celeste Saulo, segretario generale dell'Organizzazione Metereologica Mondiale, ricevuta dal Papa Celeste Saulo, segretario generale dell'Organizzazione Metereologica Mondiale, ricevuta dal Papa

Celeste Saulo (OMM): fede e scienza unite per affrontare la crisi climatica

Il segretario generale dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale ha incontrato il Papa in Vaticano e ha sottolineato la crescente preoccupazione per l’innalzamento delle temperature, del livello del mare e dello scioglimento dei ghiacciai. Ha inoltre sostenuto l’importanza di uno sforzo congiunto tra scienza, fede e società per affrontare gli effetti devastanti del cambiamento climatico, soprattutto per le popolazioni più vulnerabili

Sebastián Sansón Ferrari – Città del Vaticano

Una conversazione emozionante e significativa. Così il segretario generale dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM), Celeste Saulo, commenta il colloquio di questa mattina, 22 novembre, con Papa Francesco nel Palazzo Apostolico vaticano, durante il quale ha condiviso con il Pontefice le preoccupazioni dell'OMM sui pericoli del cambiamento climatico, in particolare sugli indicatori dell'aumento della temperatura globale, dell'innalzamento del livello del mare e dello scioglimento dei ghiacciai che continuano a peggiorare. Questi fenomeni stanno generando un impatto diretto sulla migrazione, sullo stress idrico dei bambini, sulle ondate di caldo e sullo sfollamento delle popolazioni indigene, afferma Saulo ai media vaticani.

La risposta globale e articolata, tra religioni e organizzazioni

Per il segretario di OMM è stata una enorme sopresa vedere il "grado di consapevolezza" del Papa sulla crisi climatica. Si dice fiduciosa che uno sforzo congiunto tra la Chiesa, le comunità interreligiose e la scienza possa essere fondamentale per aumentare la consapevolezza sulla crisi climatica e motivare l’azione globale. "Possiamo fare qualcosa", afferma, sottolineando l'importanza di preparare le comunità ad adattarsi a un clima sempre più ostile.

L’esperta, che ha partecipato anche alla Cop29 di Baku, in Azerbaigian, annuncia che il prossimo vertice (Cop30) si terrà a Belén, in Brasile: è un’opportunità cruciale per un appello urgente all’azione per il clima, sostiene Saulo. Questa esortazione sarà di particolare rilevanza in America Latina, continente altamente vulnerabile agli effetti dei cambiamenti climatici, nonostante abbia contribuito poco al deterioramento del sistema climatico globale. Tra le regioni più colpite ci sono anche l’Africa, il Sud-Est asiatico, i Caraibi e i piccoli Stati insulari minacciati dall’innalzamento del livello del mare. La Cop30 evidenzierà dunque la necessità di una risposta globale unitaria per affrontare le sfide del clima e proteggere le popolazioni più colpite dalla crisi ambientale.

Celeste Saulo in udienza dal Papa
Celeste Saulo in udienza dal Papa

Dati allarmanti, gli effetti devastanti del cambiamento climatico

Secondo l’Atlante della mortalità e delle perdite dell’OMM, tra il 1970 e il 2021 sono stati registrati più di 12 mila disastri naturali, che hanno causato circa 2 milioni di morti, di cui il 90% si è verificato in paesi in via di sviluppo con elevata esposizione e vulnerabilità socioeconomica. Questi disastri continuano a mietere vittime, soprattutto nelle regioni più vulnerabili del mondo.

La situazione è ancora più grave secondo le ultime statistiche dell'ente. Alla recente Cop29, l’Organizzazione ha rivelato che tra gennaio e settembre 2024 la temperatura media globale della superficie dell’aria era di 1,54 gradi Celsius superiore alla media preindustriale, mettendo il 2024 sulla buona strada per diventare l’anno più caldo mai registrato finora. Questo riscaldamento globale non colpisce solo la salute umana, ma anche l’equilibrio ecologico. Nel 2023 è stato osservato il più grande ritiro dei ghiacciai dall’inizio delle misurazioni nel 1953, con una perdita di ghiaccio equivalente a cinque volte il volume d’acqua del Mar Morto.

Inoltre, il livello globale del mare è aumentato a un ritmo allarmante. Tra il 2014 e il 2023, il tasso annuo di aumento è stato di 4,77 mm, più del doppio di quello registrato tra il 1993 e il 2002. Nel corso della Cop29, l’Organizzazione Metereologica Mondiale ha inoltre evidenziato che gli oceani hanno assorbito, tra il 2005 e il 2023, in media 3,1 milioni di terawattora (TWh) di calore ogni anno, più di 18 volte il consumo energetico globale 2023. Questo eccesso di calore sta compromettendo gravemente la biodiversità marina. Un ulteriore rapporto dell’OMM sullo stato delle risorse idriche mostra che il 2023 è stato l’anno più secco per i fiumi del mondo negli ultimi 33 anni, mettendo seriamente in pericolo le risorse di acqua dolce essenziali per la vita umana e l’ecosistema globale.

Il segretario generale dell'OMM interviene alla Cop29 di Baku
Il segretario generale dell'OMM interviene alla Cop29 di Baku

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22 novembre 2024, 15:45