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L'ingresso della Pontificia Università Lateranense L'ingresso della Pontificia Università Lateranense

Un nuovo consiglio di coordinamento per la Lateranense

In un comunicato l’Università del Papa presenta il nuovo assetto composto da molti laici. Un cambiamento in linea con gli statuti dell'Ateneo e che si articolerà su diversi fronti per rilanciarne lo sviluppo e la sua innata vocazione ad essere luogo di incontro e di dialogo

Benedetta Capelli – Città del Vaticano

“Un Consiglio che prendesse ancora di più in mano le sorti dell'università, dando una direzione: da un lato politica e dall'altro lato amministrativa”. È questo il compito affidato da Papa Francesco, come spiega ai media vaticani monsignor Alfonso Amarante, rettore della Pontificia Università Lateranense. In un comunicato, diffuso oggi 9 novembre, si presenta il nuovo Consiglio Superiore di Coordinamento della Pontificia Università Lateranense, una realtà contemplata negli Statuti dell’ateneo e che dal primo marzo 2024 ha un nuovo regolamento approvato dal Pontefice. Un cambiamento che va nella direzione di uno snellimento ma sempre in continuità con il passato e che guarda al domani con un piano di azione molto chiaro.



Una nuova composizione

Tra i compiti del Consiglio , in carica per 5 anni, ci sono quelli di indirizzare e verificare le attività, la programmazione e la progettualità della PUL, dal punto di vista accademico, scientifico e didattico, nonché la sua gestione amministrativa, economica e finanziaria. Attività che vengono predisposte attraverso linee guida e procedure per la pianificazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e materiali. Il Consiglio è composto dal Rettore Magnifico monsignor Alfonso V. Amarante, dal Pro-Rettore monsignor Riccardo Ferri, dalla dottoressa Sabrina Di Maio, direttore gestionale, e dal segretario generale della PUL dottoressa Immacolata Incocciati. Gli altri membri sono monsignor Roberto Campisi, assessore per gli Affari Generali della Segreteria di Stato; il dottor Luis Herrera Tejedor, direttore della Direzione per le Risorse Umane della Santa Sede, Segreteria per l’Economia; il dottor Paolo Nusiner, direttore della Direzione per gli Affari Generali del Dicastero per la Comunicazione e direttore generale dell’Università Cattolica; il dottor Stefano Fralleoni, dirigente dell’Area Servizi e del Controllo Gestione dell’APSA; il dottor Aldo Fumagalli, presidente di Beldofin s.r.l. e amministratore delegato di Albe Finanziaria; il dottor Giacomo Ghisani, direttore del Segretariato per le Partecipate, gli Affari Generali e Giuridici della diocesi di Cremona e il dottor Mimmo Muolo, vaticanista e vice caporedattore del quotidiano Avvenire.

Tre nuovi fronti su cui lavorare

“La ricchezza dei laici – spiega il Rettore Amarante - è enorme perché provengono da esperienze di mondi essenziali come quello accademico oppure quello gestionale o ancora quello del giornalismo, della comunicazione in genere. Sono persone che possono dare un supporto molto grande alla missione della PUL”. Tre i fronti sui quali si concentrerà l’impegno del Consiglio; l’elaborazione di un “piano industriale” che tenga conto della mission propria della PUL; l’individuazione di strategie di comunicazione per promuovere e diffondere la missione dell’università; la pianificazione di strategie di fundraising con l’elaborazione di un piano triennale che preveda l’identificazione di possibili donatori/contributori in Italia e all’estero. “Nell'ottica del Santo Padre – spiega monsignor Amarante - le università pontificie devono essere luogo di studio di ricerca ma anche luogo di incontro culturale, di dialogo, di costruzione. Oggi il mezzo per eccellenza di dialogo è il campo della cultura, cultura in cui la Chiesa ha da dire ancora la sua parola”. Mercoledì 13 novembre, il cardinale José Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, inaugurerà l’Anno accademico della Lateranense, l’attore Giacomo Poretti proporrà un suo monologo intitolato “Per far un’anima”. Una scelta voluta, spiega il Rettore, “perché è un uomo che riesce comunque con l'ironia a parlare ad una massa di persone a volte più grande di quella che noi stessi potremmo raggiungere. Oggi senza anima non è possibile costruire una nuova università, oggi senza persone che credono in un progetto nel quale mettono l'anima, davvero non è possibile creare o costruire qualcosa di nuovo”.

I numeri della Lateranense

La Pontificia Università Lateranense è nata nel 1773 formando ecclesiastici, consacrati e laici chiamati ad operare nella società contemporanea con la luce de Vangelo. Costante l’arricchimento dell’offerta formativa che oltre alle facoltà di Teologia e di Filosofia, l’Institutum Utriusque Iuris, le facoltà di Diritto Canonico e di Diritto Civile, l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis, comprende anche il Ciclo di studio in Scienze della Pace e Cooperazione Internazionale, il Ciclo di studio in Ecologia e Ambiente. Cura della nostra Casa Comune e Tutela del Creato. Nell’anno accademico 2023-2024 il corpo docente è composto da 139 professori, 1137 studenti. La maggior parte proviene dal continente europeo (657), seguono, in ordine di grandezza, l’Africa (180), l’Asia (169) e le Americhe (130). Il corpo studentesco è composto in misura da laici (421), da ecclesiastici (347), religiosi (290) e seminaristi (79).

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09 novembre 2024, 12:00