La via della salvezza passa attraverso la famiglia
Paolo Ondarza - Città del Vaticano
Come molti modelli iconografici legati ai temi della fede, anche quello della Natività deve la sua diffusione in ambito privato - devozionale, in buona parte al lavoro degli incisori. Lo testimonia un gruppo di incisioni, comprese tra il XVI e il XIX secolo, conservato nella collezione del Gabinetto delle Stampe della Biblioteca Apostolica Vaticana: preziose rappresentazioni artistiche che invitano alla contemplazione del Mistero del Dio fatto uomo.
L'intimità della Santa Famiglia
Tra queste si distingue una Natività con angeli adoranti, acquaforte che risale al 1650 circa, dove Gesù bambino è al centro della raffigurazione, intima e raccolta, con Maria, Giuseppe e due angeli in adorazione. In alto gli angeli cantano il Gloria, mentre sullo sfondo le rovine classiche alludono al passaggio dal vecchio mondo pagano a quello cristiano.
La stampa è opera di un eccellente disegnatore e incisore italiano del Seicento: Bartolomeo Biscaino, vissuto a Genova tra il 1629 e il 1657. Indirizzato allo studio del disegno dal padre Giovanni Andrea pittore paesaggista, Bartolomeo fu apprezzato soprattutto per le copie che eseguì dai grandi maestri come Guido Reni e Giulio Romano, presenti nelle chiese del capoluogo ligure. Entrato, intorno alla metà del secolo, nella bottega di uno dei principali protagonisti della pittura barocca genovese, Valerio Castello, Biscaino preferì alla grande decorazione ad affresco praticata dal suo "insegnante", la pittura su tela e l’incisione. Riconducibili al suo nome sono circa una quarantina di lastre incise. In molti casi sembra abbia tratto ispirazione dalle opere del noto incisore genovese Giovanni Benedetto Castiglione, detto il Grechetto
Bartolomeo Biscaino (Genova c. 1629 - Genova 1657), [Natività con angeli adoranti], incisione ad acquaforte, Ed. Daman [c. 1650]. BAV, Stampe V.1, tav. 119
(Giovanni Paolo II – 25 dicembre 1994)
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