Athletica Vaticana, preghiera per la pace prima della “We Run Rome"
Giampaolo Mattei - Città del Vaticano
Correndo l’ultimo giorno dell’anno perché nel 2025 lo sport sia esperienza di pace ovunque si combattano guerre, anche quelle dimenticate. Nel pieno dei riti delle aperture delle porte sante del Giubileo della speranza, martedì 31 dicembre alle ore 12.30 Athletica Vaticana dà appuntamento alle donne e agli uomini di sport per un breve momento di preghiera per la pace. Prima del “via” della We Run Rome, l’ultima gara podistica del 2024, nel cuore della città eterna, con percorsi di 10 e 5 chilometri.
L'appuntamento è, simbolicamente, a Largo di Porta Capena, proprio davanti all'ingresso principale del palazzo della FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite che promuove il diritto all’alimentazione per tutti, sostenendo iniziative per i popoli più poveri.
Un vero e proprio Te Deum, nell’ultimo giorno dell’anno, per recitare insieme la “Preghiera del maratoneta” (tradotta in 37 lingue) - divenuta riferimento spirituale per gli sportivi delle diverse discipline proprio per il linguaggio semplice che suggerisce la maratona anche come metafora della vita – e l’Ave Maria per la pace. Secondo le intenzioni di Papa Francesco.
L'invito è per tutte e tutti: anche per coloro che non corrono proprio per condividere un momento di speranza.
Per questa edizione gli organizzatori della We Run Rome hanno chiesto alla “squadra del Papa” di collaborare per contribuire a dare "un'anima" a una corsa che si svolge proprio nel centro di Roma a inizio del Giubileo: con 3 Porte Sante aperte (San Pietro, carcere di Rebibbia e San Giovanni) e alla vigilia dell'apertura delle altre 2 (Santa Maria Maggiore e San Paolo).
Madrina della gara è significativamente Sara Vargetto, 16 anni: atleta paralimpica di Athletica Vaticana che sarà al via con la sua carrozzina, spinta da runner di tutte le società sportive.
Inoltre, riprendendo l'iniziativa di Athletica Vaticana - con lo scrittore Roberto di Sante - alla recente Maratona di New York, atlete e atleti di diverse squadre correranno con la scritta “peace” sul davanti della t-shirt e con una frase di Papa Francesco sul retro: "Lo sport costruisca ponti, abbatta barriere e favorisca la pace" (tratta dalla prefazione del Papa al libro “Giochi di pace. L’anima delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi”).
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