Parolin al Bambino Gesù: "Il Giubileo sia per tutti un passaggio di speranza"
Vatican News
"Quest'anno a Natale ci sarà l'apertura della Porta santa e l'inizio del Giubileo dedicato al tema della speranza. Sia per tutti un passaggio di speranza. Tutti ne abbiamo bisogno". Questo l'augurio che il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha rivolto alla comunità dell'Ospedale Bambino Gesù che ha visitato oggi 20 dicembre. Come ogni anno, in prossimità delle feste, il porporato si è recato in visita nel nosocomio vaticano per portare gli auguri di Natale e la vicinanza del Papa ai piccoli pazienti.
Il saluto a medici e infermieri e l'abbraccio a pazienti e famiglie
Nella sede del Gianicolo, Parolin è arrivato nel pomeriggio, accolto dal presidente Tiziano Onesti. Il cardinale si è fermato in cappella dove lo aspettava una rappresentanza di medici, infermieri, pazienti e famiglie per un momento di raccoglimento insieme al personale religioso dell’ospedale. Come da tradizione ha, quindi, rivolto gli auguri di Natale a tutta la comunità del Bambino Gesù. Al termine, il cardinale accompagnato da Onesti, dalla duchessa Salviati e dal direttore sanitario Massimiliano Raponi, ha visitato i reparti di Nefrologia e Reumatologia soffermandosi a salutare pazienti e familiari.
Il Bambino Gesù, un luogo di speranza
Ai piccoli degenti il segretario di Stato ha portato "il saluto di Papa Francesco" e ha ricordato l'imminente apertura del Giubileo il 24 dicembre. L'augurio è stato quindi che l'Anno Santo possa essere un tempo di speranza in un luogo, il Bambino Gesù, che è già di per sé "un luogo di speranza". La speranza "di stare meglio e riprendere la vita normale". "Qui ci si prende cura delle persone", ha detto ancora il cardinale, "tante nostre speranze vengono deluse. Gesù invece non delude. Dobbiamo credere alla parola del Signore e a quanto ci ha assicurato. La speranza, quindi, sia portata da ciascuno di voi, soprattutto nelle difficoltà, prenda dimora dentro di voi e sia sempre più salda. Auguri di buon Natale a voi e ai vostri cari".
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