Vaticano, nuovi impianti di bellezza rinnovabile sulle orme della Laudato si'
Amedeo Lomonaco - Città del Vaticano
Energia elettrica da fonti rinnovabili per rendere lo Stato del Vaticano ancora più sostenibile. È questa la finalità di innovativi progetti realizzati alla vigilia del Giubileo e inaugurati nella giornata del 20 dicembre, a pochi giorni dal Natale. Si tratta della nuova copertura vetrata fotovoltaica del Cortile delle Corazze, all’ingresso dei Musei Vaticani, e delle colonnine di ricarica elettrica E-Mobility.
La copertura fotovoltaica e le colonnine
Il progetto, inaugurato nel complesso museale vaticano, ha portato alla sostituzione dei vetri esistenti con i nuovi vetri fotovoltaici. L'intervento ha permesso di realizzare una copertura che garantisce un isolamento termico aumentando la vivibilità degli spazi. Si tratta di un impianto, spiega a Radio Vaticana-Vatican News, Sofia Tiozzo Pezzoli, direttore tecnico di GruppoSTG, che fornisce un importante contributo al fabbisogno energetico dei Musei Vaticani.
Oltre al cortile delle Corazze, è prevista anche la copertura, con vetri fotovoltaici, del magazzino della Vignaccia nei Giardini Vaticani. Tale opera verrà completata entro i primi mesi del prossimo anno. Complessivamente, i due impianti possono arrivare a 350 KW di picco fotovoltaico per una produzione complessiva di circa 500 MWh di energia elettrica all’anno. Sempre oggi, sono stati inaugurati anche 20 punti di ricarica “veloci” su 10 colonnine e 2 punti di ricarica “ultra fast”. È stata inoltre predisposta una ulteriore colonnina, al lato dell’ingresso dell’Aula Paolo VI, per incentivare la diffusione della mobilità elettrica.
Progetti in sintonia con il magistero di Francesco
All’inaugurazione di questi nuovi impianti hanno partecipato, tra gli altri, il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato, il segretario generale di questo stesso organismo, suor Raffaella Petrini, Il presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Barbara Marinali, Il direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta. Il cardinale Fernando Vérgez Alzaga ha affermato che si tratta di progetti inseriti “pienamente nell’ambito delle direttive di transizione energetica” e in “sintonia con quanto enunciato da Papa Francesco nella enciclica Laudato si' e nell’esortazione apostolica Laudate Deum”.
Il cardinale Fernando Vérgez Alzaga ha ricordato che, già da diversi anni, “il Governatorato è impegnato sulla via della transizione energetica ed è ormai un pioniere, in questo ambito, sulla scena internazionale”. I progetti presentati in questa giornata, alla vigilia dell'Anno Santo, si aggiungono, infatti, alla copertura di cinque mila metri quadrati, con pannelli fotovoltaici nell’Aula Paolo VI, voluta da Papa Benedetto XVI nel 2008. Nel territorio dello Stato Vaticano sono poi presenti gruppi frigo che usano gas ecologici e centrali termiche ad altissimo rendimento. In questa cornice, ha aggiunto il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, si deve anche ricordare l’adeguato processo di smaltimento dei rifiuti, un sostenibile sistema di illuminazione e il responsabile uso delle risorse naturali.
La conversione ecologica è promossa dal Governatorato anche attraverso lo sviluppo di un programma di mobilità sostenibile della flotta di veicoli per ridurre le emissioni di anidride carbonica. Si stanno gradualmente sostituendo le vetture di proprietà dello Stato, ha spiegato il porporato, con veicoli elettrici affinché il parco auto sia, entro il 2030, ad impatto zero . Grazie al contributo del gruppo Acea, è stata inoltre implementata la rete per la ricarica delle auto elettriche dando la possibilità, anche ai dipendenti vaticani, di poterne usufruire. “Il contesto energetico attuale richiede lo sviluppo di nuove tecnologie e fonti di produzione di elettricità per rafforzare l’indipendenza energetica della Città del Vaticano”.
La via della decarbonizzazione
La decarbonizzazione, ha poi osservato il presidente del Governatorato, è una sfida e le fonti rinnovabili sono una risposta efficace a questa problematica. “La crisi energetica iniziata in seguito alla ripresa economica post Covid e che si è accentuata con il conflitto in Ucraina, in Medio Oriente e in altre parti del mondo costringerà tutti ad adattarsi molto rapidamente alla transizione ecologica”. La strada da seguire è dunque quella di ridurre la dipendenza da fonti non rinnovabili. Lungo questo tracciato sono indispensabili, come sottolineato anche da Papa Francesco nella Laudate Deum, gli sforzi e la collaborazione di tutti. Sono necessari, ha concluso il porporato, gli sforzi delle famiglie per inquinare meno e ridurre gli sprechi.
Un lavoro di squadra
Il segretario generale del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, suor Raffaella Petrini, ha ringraziato tutte le aziende che, con il gruppo Acea hanno partecipato alla realizzazione degli impianti. “Siamo grati soprattutto per lo spirito di squadra che lo ha animato”. Il presidente del consiglio di amministrazione di Acea, Barbara Marinali, ha ricordato che durante i sei mesi di lavoro non è stato mai interrotto il flusso dei visitatori nel complesso museale. “Sono stati garantiti funzionalità e bellezza”. Il direttore dei Musei Vaticani, Barbara Jatta, ha infine sottolineato che l’opera di copertura fotovoltaica è stata realizzata completando un progetto armonico ed efficiente. Impianti, efficienti e sostenibili, che oltre a sposare la transizione ecologica sono anche una testimonianza di come il progresso possa abbinarsi alla bellezza.
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