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Il cradinale Koch alla Messa nell'anniversario della morte di Papa Benedetto XVI Il cradinale Koch alla Messa nell'anniversario della morte di Papa Benedetto XVI 

Koch: l’eredità di Benedetto XVI, in Dio c’è spazio per ogni persona umile

Il cardinale prefetto del Dicastero per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, ha celebrato nelle Grotte Vaticane una Messa di commemorazione per Papa Ratzinger, a due anni dalla scomparsa: ha rimesso Dio al centro di un’epoca che lo percepiva “come estraneo e superfluo”

Alessandro De Carolis - Città del Vaticano

La “chiarezza teologica” di cui era dotato è stata messa a servizio di un obiettivo: porre Dio “al centro dell’attenzione” in “un’epoca in cui Dio è spesso percepito come estraneo e superfluo”. Poche parole per condensare un pontificato, un ricordo e un affetto di una “persona davvero amabile”. Davanti al luogo della sua sepoltura, nelle Grotte Vaticane, questa mattina il cardinale Kurt Koch ha presieduto questa mattina una Messa in suffragio di Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre 2022.

Il luogo della sepoltura di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane
Il luogo della sepoltura di Benedetto XVI nelle Grotte Vaticane

Tutta l’esperienza umana e spirituale di Joseph Ratzinger, ha detto il cardinale Koch all’omelia, è stata caratterizzata da una “costante attenzione” alla “verità della Parola di Dio”. In quel Logos Papa Benedetto ha trovato il “Senso” dell’esistenza. Ma non in modo “astratto”, non in “pura teoria” - ha osservato il prefetto del Dicastero per l'Unità dei Cristiani - ma una Parola che aveva un “volto concreto” e questo volto “ha un nome, si chiama Gesù di Nazareth, Emmanuele, ‘Dio con noi’, che “ci guarda e ci dona valore, un valore su cui si fonda la più alta dignità di noi uomini”.

Un momento della Messa
Un momento della Messa

Dunque per Benedetto XVI, che più volte parlava di un’umanità che vive come se Dio non esistesse, “non poteva esserci priorità maggiore che aiutare gli uomini di oggi ad avvicinarsi a Dio, alla sua verità e alla sua bellezza”. E questa “centralità di Dio”, ha sottolineato il cardinale Koch, costituisce “l’eredità duratura” della teologia di Papa Ratzinger. Il quale, ha proseguito il porporato, amava ripetere “in maniera molto bella, la consolante promessa: ‘che Dio è abbastanza grande da avere spazio anche per noi umili’”.

 

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31 dicembre 2024, 15:12