Caccia: la lotta alla povertà è un imperativo morale
Stefano Leszczynski - Città del Vaticano
Clima, cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo e lotta alla povertà. Questi, in sintesi, i tre obiettivi prioritari indicati da monsignor Gabriele Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, nel suo intervento alla riunione del Comitato preparatorio della IV Conferenza per il finanziamento dello sviluppo, svoltasi a New York il 6 dicembre scorso.
Azioni concrete
Gli sforzi finanziari in favore dello sviluppo finora messi in atto, ha premesso monsignor Caccia, non hanno intaccato le diseguaglianze e le vulnerabilità, esacerbate inoltre dal sovrapporsi di nuove crisi internazionali. Per promuovere progressi significativi nel contesto degli Obiettivi di sviluppo del millennio e dello sviluppo umano integrale, aggiunge poi, è necessaria una maggiore concretezza nell’allocare le risorse finanziarie disponibili. E, in questo senso, le azioni per la tutela dell’ambiente, soprattutto negli Stati meno sviluppati, in quelli insulari e in quelli senza accesso al mare, vengono riconosciuti come strategici per la destinazione dei futuri sforzi finanziari.
Cancellare il debito
La Santa Sede, ha sottolineato l’Osservatore permanente, sostiene con convinzione il richiamo, nei documenti preparatori per la Conferenza, del tema della cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo, come auspicato dallo stesso Papa Francesco nella Bolla Spes non confundit. “È un imperativo morale – ha quindi detto monsignor Caccia – per sostenere la dignità di tutti e sbloccare il potenziale delle nazioni intrappolate nal circolo vizioso del debito”.
Lotta alla povertà
In vista della Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo, la delegazione della Santa Sede ha infine sottolineato la necessità di inserire chiaramente lo sradicamento della povertà tra gli elementi prioritari in agenda. “La povertà – ha concluso l’arcivescovo Caccia – non è una mera questione economica; rappresenta una grave violazione della dignità umana donata da Dio e un grave ostacolo allo sviluppo sostenibile”.
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