Pellegrini della bellezza e della fede ai Musei Vaticani
Paolo Ondarza – Città del Vaticano
“Fare in modo che ogni visitatore possa compiere un viaggio non soltanto di conoscenza storica artistica, ma anche spirituale”. Nelle parole del Direttore Barbara Jatta è questo l’obbiettivo delle visite speciali organizzate in occasione del Giubileo dai Musei Vaticani. Per i pellegrini che durante l’Anno Santo attraverseranno i 7 chilometri che costituiscono l'intero percorso espositivo, infatti, l’Ufficio Attività Didattiche dei Musei Vaticani ha ideato il tour speciale, ispirato al motto Peregrinantes in Spem.
“Nel dare il benvenuto al grande flusso di visitatori, che saranno accolti secondo modalità di accesso sempre più rapide e sicure, – spiega Barbara Jatta – desideriamo offrire un’esperienza fortemente autentica e spirituale, lungo itinerari storico-artistici di Arte, Fede e Bellezza”.
Dentro la storia del cristianesimo
In circa due ore di visita, turisti e pellegrini sono invitati ad attraversare le aree museali come fossero le pagine di un libro e, tra marmi, arazzi e dipinti, in una selezione tra le oltre 200mila opere presenti, leggere la storia bimillenaria del cristianesimo. “Come ci esorta Papa Francesco”, prosegue il Direttore dei Musei Vaticani, “è prioritario fare in modo che ciascuno dei nostri ospiti possa trovare nei capolavori esposti non soltanto una suggestione estetica, perché chiaramente siamo un’istituzione museale, ma anche una profonda comunione di anima, cuore e spirito”.
Il pellegrinaggio lungo il "magnifico miglio"
“Il percorso giubilare - precisa - si sviluppa in luoghi dei Musei che generalmente si visitano meno, lungo il ‘magnifico miglio’ che conduce dal Pio Clementino fino alle Stanze di Raffaello e alla Cappella Sistina. Vogliamo gettare semi per quei valori che i pellegrini devono acquisire per conoscere tanti aspetti della fede e del nostro credo. Questi aspetti - aggiunge il Direttore delle collezioni pontificie - possono essere trovati all'interno delle nostre collezioni con opere che sono a volte conosciute molto poco, ma che invece sono grandissimi capolavori, non soltanto della nostra arte, della nostra tradizione storica, ma anche e soprattutto della nostra devozione nel corso dei secoli”.
Sulle orme dei primi cristiani
Il tour inizia nel Museo Pio Cristiano, dove il pesce, l’ancora, il Buon Pastore e altri simboli scolpiti su iscrizioni e antichi sepolcri marmorei sono testimonianza della vitalità della fede agli albori della Chiesa. Contemplando il Sarcofago Dogmatico, capolavoro dell’arte paleocristiana, il pensiero va ai 1700 anni dalla celebrazione del primo grande Concilio Ecumenico di Nicea, svoltosi nel 325: l’impostazione iconografica del bassorilievo, creato per un eminente personaggio della Chiesa romana e sepolto verso il 340 nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, richiama infatti il clima dottrinale seguito a quell’importante assise cui si dovette la prima formulazione del “Credo” trinitario.
La fede dipinta
Si prosegue, poi, nella Pinacoteca Vaticana, dove le pennellate dei grandi maestri raccontano come attraverso i secoli il Vangelo della speranza abbia ispirato generazioni di artisti: dal Polittico Stefaneschi commissionato a Giotto dal cardinale Jacopo Caetani degli Stefaneschi, testimone oculare del primo Giubileo del 1300, alla Madonna col Bambino di Beato Angelico; dalla Trasfigurazione di Raffaello, al grande affresco di Melozzo da Forlì, commemorativo dell’istituzione della Biblioteca Vaticana da parte di Sisto IV nell’Anno Santo 1475; fino alla Crocifissione di San Pietro di Guido Reni. I visitatori vengono quindi condotti tra le bellezze del Cortile della Pigna, delle Gallerie dei Candelabri, degli Arazzi e delle Carte Geografiche.
I riti del Giubileo
Immancabile il passaggio nella Galleria Urbano VIII dove è allestita una vetrina con oggetti particolarmente significativi per riscoprire la storia, il cerimoniale e le liturgie degli Anni Santi: mattoni, martelli, cazzuole, insegne, bastoni e fiasche dei pellegrini. “Con cazzuola e martello e con tanti mattoni si aprono e chiudono le Porte Sante”, afferma Barbara Jatta: “Nelle nostre collezioni storiche e di arti decorative c’è tanta attenzione per il rituale dell'apertura della Porta Santa”.
La bellezza è riflesso di Dio
La magnificenza della Cappella Sistina corona questa singolare esperienza di visita-pellegrinaggio che si propone come un percorso nella via pulchritudinis da sempre indicata dai Papi come strada maestra attraverso la quale rintracciare nell’arte il riflesso del volto del Dio, i cui attributi sono Bellezza, Bontà e Verità. “Noi ci auguriamo veramente che questo avvenga, soprattutto perché abbiamo lavorato tanto per una nuova forma di accoglienza in questo Giubileo della Speranza del 2025”, conclude Barbara Jatta.
Una visita per tutti
Il tour speciale, organizzato fino a dicembre 2025, è aperto a tutti, anche alle famiglie con bambini e totalmente accessibile alle persone con disabilità sensoriali, motorie e intellettive che potranno prenotarsi scrivendo all’indirizzo dedicato accessibilita.musei@scv.va. Per richiedere informazioni di carattere generale si può inoltrare una email a education.musei@scv.va, mentre il modulo di prenotazione è disponibile sul sito dei Musei Vaticani.
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