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L'arrivo della Maratona di Roma L'arrivo della Maratona di Roma  (AFP or licensors)

Maratona Roma, la Coppa degli ultimi allo scrittore algerino Boudaoui

Sul palco del Circo Massimo, Athletica Vaticana lo ha premiato per il suo esempio di speranza e per la sua attenzione a tutti coloro che combattono contro una grave malattia. “La maratona, come la malattia, - scrive Khaled in un suo libro - mi ha insegnato che l’essenziale non si misura in chilometri percorsi o in record battuti. L’essenziale è andare avanti, ancora e sempre”

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Lo scrittore algerino Khaled Boudaoui – si legge in un comunicato - ha ricevuto la Coppa degli ultimi, assegnata da Athletica Vaticana in occasione della Maratona di Roma domenica 16 marzo. Ha ricevuto il significativo riconoscimento sul palco al Circo Massimo, dopo 42km195 corsi in 3h34’01” nello stile della speranza e della fraternità. Khaled si racconta così: «Corro e scrivo per me e per tutti coloro che si battono contro ogni malattia. Non è una sfida fisica, è un messaggio: se io posso farlo, tutti possono realizzare i propri sogni! Non abbiate mai paura di buttarvi e rialzarvi, anche quando è difficile. In fondo al combattimento c’è la vittoria».

L'annuncio della malattia

Nato nel 1980 ad Orano, in Algeria, Khaled è stato a lungo giornalista in lingua araba. Sposato, ha due figli. Nel 2012 l’annuncio brutale di un tumore al pancreas e l’annuncio di avere davanti solo 4 mesi di vita. Proprio nel momento più difficile Khaled sceglie di vivere. Diventa scrittore, in lingua francese, e - incoraggiato dai medici - comincia a correre. Ha pubblicato due romanzi («Vivre en deux moi» et «Paria d’hier, notable d’aujourd’hui») e nel 2018 ha corso la sua prima maratona a Parigi.

Lo scrittore algerino con la Coppa degli Ultimi
Lo scrittore algerino con la Coppa degli Ultimi

Il senso della corsa

In un libro autobiografico che sarà pubblicato tra poco («Laps de temps») racconta la sua esperienza di vita e il senso della corsa. Scrive: «Ogni falcata è un’affermazione silenziosa: sono ancora qui. Ogni metro superato è una vittoria contro il tempo e contro il destino. La maratona, come la malattia, mi ha insegnato che l’essenziale non si misura in chilometri percorsi o in record battuti. L’essenziale è andare avanti, ancora e sempre». Per Khaled la vita è una testimonianza di incoraggiamento per tutti, in particolare per quanti sono colpiti dalla malattia e dalla fragilità, a respirare pienamente ogni istante: «La malattia mi ha forzato a ridefinire ciò che significa vivere. Ha ristretto le mie prospettive, ma ha reso ogni istante più intenso». La Coppa degli ultimi - promossa da Athletica Vaticana nell’ambito della Run Rome The Marathon e giunta alla terza edizione - è stata realizzata dall’artista romana Barbara Salvucci con l’idea di condividere la speranza, proprio nell’Anno Santo, e il coraggio di inseguire tenacemente sogni e ripartenze nello sport e soprattutto nella vita.

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16 marzo 2025, 15:15
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