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Dal 2 all'8 gennaio i vescovi Usa sono in ritiro spirituale a Chicago Dal 2 all'8 gennaio i vescovi Usa sono in ritiro spirituale a Chicago 

Crisi degli abusi: al via il ritiro spirituale dei vescovi Usa

Gli esercizi spirituali sono guidati da padre Cantalamessa, predicatore pontificio. Il Papa ha chiesto a tutti i vescovi Usa di partecipare per ricevere da Dio la luce e la forza per affrontare la crisi degli abusi

Inizia oggi, presso il seminario di Mundelein, nell’arcidiocesi di Chicago, il ritiro spirituale dei vescovi statunitensi. Una settimana di preghiera su invito di Papa Francesco rivolto a tutti i presuli del Paese, nel contesto dello scandalo degli abusi che ha colpito la Chiesa negli Usa. A predicare gli esercizi è il padre cappuccino Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia, “gentilmente offerto” dal Papa, ha riferito un comunicato della presidenza dei vescovi statunitensi. Il tema delle meditazioni è tratto dal Vangelo di Marco: “Ne costituì dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare” (Mc 3,14).

Cantalamessa: un ritiro per ricevere la forza dello Spirito Santo

In una dichiarazione rilasciata al Catholic News Service, l’agenzia dei vescovi Usa, padre Cantalamessa ha detto: "Il Santo Padre ha chiesto la mia disponibilità a condurre una serie di esercizi spirituali per la Conferenza episcopale, affinché i vescovi, lontani dai loro impegni quotidiani, in un clima di preghiera e silenzio e in un incontro personale con il Signore, possano ricevere la forza e la luce dello Spirito Santo per trovare le giuste soluzioni ai problemi che affliggono oggi la Chiesa statunitense".  

DiNardo: grato al Papa

Il card. Daniel DiNardo, presidente della Conferenza episcopale statunitense, ha espresso la sua gratitudine al Papa per aver inviato il predicatore pontificio e ha affermato: "Sono grato al Santo Padre per aver invitato i vescovi e me a fare un passo indietro ed entrare in questo tempo di ascolto di Dio, mentre cerchiamo di rispondere alle intense questioni che ci attendono nelle settimane e nei mesi a venire. Chiedo umilmente anche ai laici, ai nostri sacerdoti e religiosi le vostre preghiere per i miei fratelli vescovi e per me, mentre ci uniamo nella solidarietà per cercare la sapienza e la guida dello Spirito Santo. Pregate anche per i sopravvissuti agli abusi sessuali, affinché la loro sofferenza possa servire a rafforzare tutti noi per il difficile compito di estirpare un male terribile dalla nostra Chiesa e dalla nostra società, in modo che tale sofferenza non si ripeta più".

Il Papa: digiuno e preghiera per ascoltare il dolore delle vittime

“La dimensione penitenziale di digiuno e preghiera - ha scritto Papa Francesco nella Lettera al Popolo di Dio del 20 agosto scorso - ci aiuterà (…) a metterci davanti al Signore e ai nostri fratelli feriti, come peccatori che implorano il perdono e la grazia della vergogna e della conversione, e così a elaborare azioni che producano dinamismi in sintonia col Vangelo (…) E’ imprescindibile che come Chiesa possiamo riconoscere e condannare con dolore e vergogna le atrocità commesse da persone consacrate, chierici, e anche da tutti coloro che avevano la missione di vigilare e proteggere i più vulnerabili. Chiediamo perdono per i peccati propri e altrui. La coscienza del peccato ci aiuta a riconoscere gli errori, i delitti e le ferite procurate nel passato e ci permette di aprirci e impegnarci maggiormente nel presente in un cammino di rinnovata conversione. Al tempo stesso, la penitenza e la preghiera ci aiuteranno a sensibilizzare i nostri occhi e il nostro cuore dinanzi alla sofferenza degli altri e a vincere la bramosia di dominio e di possesso che tante volte diventa radice di questi mali. Che il digiuno e la preghiera aprano le nostre orecchie al dolore silenzioso dei bambini, dei giovani e dei disabili. Digiuno che ci procuri fame e sete di giustizia e ci spinga a camminare nella verità appoggiando tutte le mediazioni giudiziarie che siano necessarie. Un digiuno che ci scuota e ci porti a impegnarci nella verità e nella carità con tutti gli uomini di buona volontà e con la società in generale per lottare contro qualsiasi tipo di abuso sessuale, di potere e di coscienza”.

Dal 21 al 24 febbraio, Papa Francesco incontrerà tutti i presidenti della Conferenze episcopali del mondo per parlare della prevenzione degli abusi su minori e adulti vulnerabili.

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02 gennaio 2019, 13:29