Card. Barbarin: ritiro temporaneo dall'arcidiocesi di Lione
"Posso confermare che il Santo Padre non ha accettato le dimissioni presentate dalcardinale Philippe Barbarin, arcivescovo di Lione. Cosciente tuttavia delle difficoltà che vive in questo momento l’arcidiocesi, il Santo Padre ha lasciato il cardinale Barbarin libero di prendere la decisione migliore per la Diocesi e il cardinale Barbarin ha deciso di ritirarsi per un periodo di tempo e di chiedere al padre Yves Baumgarten, vicario generale, di assumere la guida della Diocesi”. Lo ha affermato, rispondendo alle domande di alcuni giornalisti, il direttore ad interim della Sala Stampa vaticana, Alessandro Gisotti. “La Santa Sede - prosegue Gisotti - tiene a ribadire la sua vicinanza alle vittime di abusi, ai fedeli dell’arcidiocesi di Lione e di tutta la Chiesa di Francia che vivono un momento particolarmente doloroso”. Stamani in un comunicato ufficiale dell’arcidiocesi di Lione, il cardinale Barbarin, ricevuto ieri in udienza dal Papa, ha fatto sapere di aver rassegnato le sue dimissioni al Santo Padre. Invocando la presunzione di innocenza, il Papa non ha voluto accettarle, fa sapere il porporato, affermando che lo ha lasciato libero di prendere la decisione che “mi sembrava - ha ribadito - la migliore per la vita della diocesi di Lione oggi. Su suo suggerimento e poiché la Chiesa di Lione soffre da 3 anni, ho deciso di mettermi da parte per qualche tempo e lasciare la guida dell’arcidiocesi al vicario generale". Una decisione che ha effetto a partire da oggi.
Il 7 marzo scorso il cardinale Barbarin era stato riconosciuto, dal tribunale di Lione, “colpevole di non aver denunciato i maltrattamenti” nei confronti di un minorenne tra il 2014 e il 2015. La vicenda riguarda padre Bernard Preynat, un sacerdote della sua diocesi che, cappellano scout negli anni '70 e '80 nei sobborghi di Lione, avrebbe abusato di oltre 70 giovani. Il porporato è stato condannato a sei mesi di detenzione con la condizionale. I suoi avvocati hanno immediatamente annunciato il ricorso contro la sentenza.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui