Covid-19, una raccolta fondi per aiutare l’ospedale di Padre Pio
Elvira Ragosta- Città del Vaticano
I primi casi di Covid-19 sono giunti già a inizio marzo alla Casa Sollievo della Sofferenza e dal 18 marzo è entrato nel "Piano Ospedaliero Coronavirus della Provincia di Foggia". “E’ un ospedale che compie un servizio pubblico di alta qualità - spiega l’arcivescovo di Manfredonia–Vieste-San Giovanni Rotondo, monsignor Franco Moscone, che è anche presidente della struttura sanitaria - ma non essendo proprietà dello Stato ha meno capacità di poter ricevere sia sovvenzionamenti pubblici sia quanto invia la protezione civile, quindi ci stiamo dando da fare per trovare i dispositivi di protezione individuale anche attraverso i nostri canali. Per questo abbiamo lanciato una campagna di sensibilizzazione per la raccolta di aiuti, fondi e materiali e devo dire che c’è stata una risposta abbastanza generosa“.
In pochi giorni la struttura ha dovuto riorganizzare i suoi spazi e le attività, localizzando in settori particolari e sicuri, separati dagli altri, le zone per curare i malati di Coronavirus che arrivano con altre patologie e quindi possono aver bisogno di operazioni chirurgiche.
La raccolta fondi continua
Le necessità per cui è stata attivata la raccolta fondi vanno dalle mascherine agli igienizzanti, ai respiratori. “La risposta c’è, a volte sembra quasi a gocce, ma fin’ora dobbiamo ringraziare la Provvidenza perché ce l’abbiamo fatta - aggiunge l’arcivescovo-. Quando ci sembrava di rimanere senza, è arrivato l’aiuto, penso soprattutto ai dispositivi di protezione individuale. A volte ne avevamo solo per una notte e per la mattina successiva ed ecco l’aiuto della Provvidenza e il buon animo di tante persone e istituzioni che conoscono Casa Sollievo e sono arrivati in tempo per coprire momenti di grande urgenza e preoccupazione”.
Un alloggio per i medici e per i guariti
L’attenzione non è solo alla cura, ma anche alla sicurezza di pazienti e medici. Per proteggere le famiglie dei sanitari più direttamente esposti, impegnati in terapia intensiva, l’ospedale voluto da San Pio ha destinato come alloggio per questo periodo la vicina ‘Casa San Francesco’. “Inoltre – annuncia il presidente di Casa Sollievo - stiamo cercando di strutturare altre due case per i pazienti guariti da Coronavirus ma che hanno bisogno di un periodo di quarantena di sicurezza prima di rientrare a casa dalle loro famiglie”.
Sulle orme di San Pio: la carità è la regina delle virtù
“La carità è la regina delle virtù”. Su questa frase di Padre Pio riflette l’arcivescovo Moscone per sottolineare quanto importante sia la carità in questo tempo di contrasto alla pandemia: “diventa la certezza della vita cristiana. Quando possono mancare tante cose, compresi i sacramenti, ciò che non mancherà mai è la carità. Penso soprattutto a chi lavora direttamente in questi reparti, a tutti quelli sul campo in forme diverse, medici, infermieri, chi distribuisce i beni necessari, mettendo in qualche modo a rischio se stessi. In forme diverse, questa è espressione di carità, direi anche in alcuni casi di martirio”.
Viviamo una Quaresima di realtà
“Questo - conclude - è un tempo di esodo, di Quaresima. Non sappiamo quanto sia lungo, ma dobbiamo mantenere certa la speranza che alla Pasqua ci arriviamo, magari non sarà il 12 aprile, quella liturgica del calendario, ma la Pasqua vera della vita, che è la vittoria della vita sulla morte, che è la certezza della riuscita e della salvezza. Stiamo vivendo quest’anno una Quaresima che più che liturgica è di realtà, ci stiamo preparando a una Pasqua che più che di riti è di vita e spero che tutti i fedeli riescano a viverla così. Preghiamo, sosteniamoci insieme attraverso la preghiera e la carità che sono le due armi che Padre Pio considerava quelle che toccavano l’animo di Dio e attraverso Dio raggiungono i cuori di ogni persona”.
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