Cei: on line i sussidi del Servizio nazionale per la tutela dei minori
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
"L’obiettivo è far nascere atteggiamenti nuovi e una nuova coscienza, nonché dare origine a pratiche efficaci da applicare negli ambienti ecclesiali". Lo afferma al Sir monsignor Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio Nazionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Cei, dopo aver reso disponibile on line i testi pensati per formatori, educatori ed operatori pastorali, per chi è impegnato nella prevenzione di ogni forma di abuso in ambito ecclesiale.
L’abuso è manipolazione
Si tratta di testi che vanno ad affiancare le Linee Guida Cei del maggio 2019, dandone concretezza, spiega sempre al Sir una dei curatori Anna Deodato. “La realtà dell’abuso – sottolinea - viene presentata in modo articolato, in modo da dare la possibilità di comprendere di cosa stiamo parlando, le conseguenze che derivano dall’abuso e quali possono essere le opportune contromisure per evitare che accadano”. Una finestra sull’accoglienza e la comprensione di chi è coinvolto per sottolineare ancora una volta con forza che “l’abuso non è solo una teoria, ma fa parte di uno stile di relazione e di manipolazione”.
Un processo di conversione
Guardare alle conseguenze del passato per attivare “un processo di conversione di tutti”, spiega un altro curatore don Gottfried Ugolini. “Dire e fare bene” è quello che sottolinea don Gian Luca Marchetti, autore insieme a don Francesco Airoldi, del sussidio sulle buone prassi. “Lo scopo del sussidio è accompagnare gli operatori pastorali e tutti coloro che sono coinvolti nelle attività parrocchiali a favore dei più piccoli in uno stile educativo comunitario, corresponsabile e condiviso”. “L’informazione, la formazione, le buone pratiche nelle parrocchie, negli istituti, nei luoghi ecclesiali di educazione, di incontro o di pratiche sportive, sono – conclude monsignor Lorenzo Ghizzoni - da far nascere e crescere, per una cultura della tutela dei minori, dei loro diritti, della loro dignità, del loro sviluppo umano e cristiano”.
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