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I giorni delle elezioni presidenziali- Bangui I giorni delle elezioni presidenziali- Bangui 

Dall’8xmille della CEI segni di speranza per il Centrafrica

Sono tanti i progetti avviati avviati per il Paese africano che cerca la pace. Li porta avanti la Chiesa italiana per gestire soprattutto formazione e assistenza sanitaria alla popolazione

Isabella Piro - Città del Vaticano

Segni di speranza in un contesto difficile e di sofferenza”: così, in una nota, don Leonardo Di Mauro, responsabile del Servizio della Conferenza episcopale italiana (Cei) per gli interventi caritativi a favore dei Paesi del Terzo Mondo, definisce i progetti avviati in Centrafrica grazie al contributo dell’8xmille. “Attraverso questi fondi – spiega – la Chiesa italiana riesce ad essere presente e a farsi prossima a tante persone che hanno bisogno d’aiuto e che sono spesso dimenticate”. Ad esempio, vicino Bangui, con l’aiuto dei Frati Carmelitani Scalzi, è nata la “Scuola Agricola Carmel” che a novembre ha aperto le porte a una quarantina di giovani che vogliono diventare piccoli imprenditori agricoli. Ma l’8xmille aiuta concretamente anche l’Ospedale pediatrico della capitale centrafricana, gestito dal 2018 dall’Opera San Francesco Saverio C.U.A.M.M. e che opera non solo per garantire assistenza medica alla popolazione, ma anche per migliorare le competenze del personale medico e sanitario locale.

L'empasse politica: un periodo buio

Intanto, il contesto sociale e politico del Paese africano fa registrare numerose tensioni, dopo le elezioni parlamentari e presidenziali del 27 dicembre scorso. I risultati provvisori indicano vincitore il presidente uscente, Faustin-Archange Touadera, ma il processo elettorale ha visto scontri armati, saccheggi e atti di guerriglia sul territorio. “Diversi gruppi ribelli – spiega padre Federico Trinchero, missionario a Bangui - hanno seminato paura in numerose città” dove “non è stato possibile votare, sia perché il materiale elettorale non è arrivato, sia perché i cittadini sono stati minacciati e quindi non si sono recati ai seggi”. Il timore del religioso, quindi, è che ora si apra “un periodo buio di non facile soluzione”.

Da ricordare che la drammatica situazione del Centrafrica è stata al centro dell’appello del Papa lanciato al termine dell’Angelus del 6 gennaio, Solennità dell’Epifania del Signore: “Seguo con attenzione e preoccupazione gli eventi nella Repubblica Centrafricana – ha detto il Pontefice mercoledì scorso - dove si sono recentemente svolte le elezioni, con le quali il popolo ha manifestato il desiderio di proseguire sulla via della pace. Invito perciò tutte le parti a un dialogo fraterno e rispettoso, a respingere l’odio ed evitare ogni forma di violenza”.

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09 gennaio 2021, 15:27