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Festival della Dottrina Sociale, premiati sei giovani imprenditori

Si è tenuta ieri sera nella Sala Plenaria del Festival della Dottrina Sociale la premiazione “Imprenditori per il bene comune”. Il riconoscimento è stato istituito da Cattolica Assicurazioni

Andrea De Angelis e Alessandro Guarasci - Verona

La capacità di amministrare un'impresa, che è differente dal possederla. L'essere capaci di andare oltre limiti e pregiudizi, di non dimenticare le proprie origini. Queste alcune delle motivazioni relative ai premi conferiti ai giovani imprenditori al Festival della Dottrina Sociale di Verona, giunto alla XII edizione e di cui Radio Vaticana - Vatican News è media partner. Il riconoscimento è stato istituito da Cattolica Assicurazioni, che fin dalla prima edizione valorizza gli imprenditori che operano sia nel mondo profit che no-profit, e che si sono distinti per la propria capacità di orientare l’impresa al bene.

Ricchezza culturale e sociale per il territorio 

Sono sei, dunque, i giovani impreditori premiati a Verona. Pierluigi Agazzi (Adeodata), ha ricevuto il riconoscimento per aver inteso l'impresa "come un dono, non come un bene da possedere". A lui è stata riconosciuta la capacità di "saper generare vero sviluppo restando libero dal risultato visto come l'immeritato esito di una risposta alla Vita che mette in gioco competenze ed impegno". La seconda imprenditrice premiata è Dominga Cotarella (Famiglia Cotarella), di cui è emerso "il talento di condurre l'impresa verso nuovi traguardi che consolidano il prestigio di un'attività imprenditoriale già avviata, attraverso la creazione di ricchezza culturale e sociale per il territorio, traendo ispirazione dai valori contadini ereditati dalla famiglia". Altro premio è quello conferito  ad Elena Brigo (Cooperativa sociale Panta Rei). "Ha saputo cogliere - si legge nelle motivazioni - il potenziale inespresso, e spesso inascoltato, delle persone con fragilità mentale ed ha reso il lavoro uno strumento di emancipazione sociale e personale affinchè tutti possano sentirsi parte integrante e attiva della società".

La premiazione dei giovani impreditori
La premiazione dei giovani impreditori

Affrontare difficoltà e fragilità 

La quarta imprenditrice premiata è Emma Taddei (Gruppo Teddy), che porta avanti il sogno del fondatore, Vittorio Tadei, di "costruire una grande azienda globale che guadagni molto per ingrandirla, creare occupazione ed impiegare ogni anno parte degli utili netti per aiutare i più deboli attraverso opere sociali sia in Italia che all’estero". Ad ottenere il riconoscimento è anche Mauro Fanchini (Il Ponte cooperativa sociale), per "la capacità di cogliere nella crisi opportunità e nella fragilità delle persone, talenti che cercano vie per esprimersi". Il Ponte viene così definito "un micromondo dove si abbracciano difficoltà e fragilità, un luogo di crescita personale e imprenditoriale, un modello di inclusione e sostenibilità economica".  Sesto ed ultimo imprenditore premiato è Paolo Codeluppi (VBR Srl), in particolare per "il coraggio di uscire dal modello di impresa estrattiva per creare una contributiva, uscendo da un modello d'impresa concentrato sul risultato di breve periodo, generandone uno capace di realizzare valore condiviso all’interno di un circuito che offre opportunità anche alle persone alle quali la vita sin qui le aveva negate".

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26 novembre 2022, 10:00