Pace e giustizia in Terra Santa: l'appello dei Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme
Andrea De Angelis - Città del Vaticano
Un conflitto "lungo", con "sviluppi dolorosi" che rendono "sempre più necessaria la ricerca di una soluzione duratura al conflitto israelo-palestinese", lavorando "in conformità con le risoluzioni e le leggi internazionali". I Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme si dicono "rattristati" dall'ultima ondata di violenza in Terra Santa e, con una nuova dichiarazione, esprimono il loro dolore invocando "pace e giustizia per la nostra amata Terra Santa".
Una nuova escalation
I religiosi nella dichiarazione ricordano i fatti che hanno portato all'acuirsi delle violenze nell'ultima settimana. "Nella notte di domenica 26 febbraio - si legge - decine di coloni israeliani si sono scatenati nella città palestinese di Huwara, vicino a Nablus, uccidendo un uomo, ferendo decine di persone con aste di metallo e gas lacrimogeni, incendiando decine di edifici e automobili". Tutto ciò è avvenuto "come ritorsione dopo che un uomo armato palestinese aveva ucciso due coloni israeliani nei pressi della stessa città, un atto "a sua volta in risposta all'uccisione di undici palestinesi a Nablus la settimana precedente".
L'incontro tra i leader in Giordania
I Patriarchi e Capi delle Chiese di Gerusalemme sottolineano poi come questa recente intensificazione di violenza sia avvenuta in un momento particolare, proprio "durante e dopo la conclusione di un raro incontro tra i leader israeliani e palestinesi ad Aqaba, in Giordania, in cui Israele ha promesso di fermare l'espansione degli insediamenti nelle aree palestinesi e di arrestare, insieme ai palestinesi, la violenza crescente e insensata". Vista l'escalation degli ultimi giorni, è allora "sempre più necessaria non solo un'immediata attenuazione delle tensioni a parole e nei fatti, ma anche la ricerca di una soluzione più duratura al conflitto israelo-palestinese in conformità con le risoluzioni e le leggi internazionali".
L'appello del Papa
Domenica 26 febbraio il Papa. al termine della preghiera mariana dell'Angelus, ha lanciato l'ennessimo appello perché si ponga fine al conflitto israelo-palestinese, riferendosi in particolare a quanto avvenuto lo scorso 22 febbraio, quando un raid israeliano a Nablus, in Cisgiordania, scattato dopo l'uccisione di un soldato israeliano, ha provocato la morte di 11 palestinesi:
Giungono ancora notizie dolorose dalla Terra Santa. Tante persone uccise anche bambini. Come fermare questa spirale di violenza? Rinnovo l'appello a far sì che il dialogo prevalga sull'odio e sulla vendetta e prego Dio per i palestinesi e gli israeliani affinché' trovino la strada della fraternità e della pace con l'aiuto della comunità internazionale.
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