Zuppi: dialogo, unica via per tutti. Gli auguri dell'Onu per la missione in Ucraina
Andrea De Angelis - Rondine (Arezzo)
"Certamente questi ragazzi sono il presente, non soltanto il futuro. Qui a Rondine c'è tanta storia, tanto incontro, tanto dialogo. Il contrario della guerra. Il conflitto non è soltanto quando esplode, ma anche quando non ci si capisce, non si ascolta, ci si allontana, si ignora. Qui accade esattamente il contrario, c'è già tanta pace e speriamo che da qui arrivi ovunque". Lo afferma il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo a margine dello YouTopic Fest, in corso fino a domenica 11 giugno a Rondine Cittadella della Pace.
Il futuro è insieme
Sollecitato sulla convivenza qui, a Rondine, di ragazzi russi e ucraini, il cardinale Zuppi sottolinea che questo dimostra come "il futuro consiste nell'imparare a stare insieme, come scrive il Papa nella Fratelli tutti". A volte "è così faticoso da sembrare impossibile, ma Francesco ci ricorda con intelligenza che il 'si salvi chi può' porta al 'tutti contro tutti', ma così perdiamo tutti. L'interesse verso l'altro - sottolinea - è fondamentale perché solo insieme se ne esce".
La guerra disconosce il fratello
"Tutti dobbiamo dialogare, dobbiamo imparare a dialogare", prosegue ancora il presidente dei vescovi italiani, rispondendo a chi gli chiede se le società russa e ucraina debbano dialogare. "La guerra divide, accentua le divisioni, le strumentalizza in tutti i conflitti. Non si riconosce più il mio fratello, questa è la guerra. Ovunque dobbiamo lavorare per fare esattamente il contrario, imparare a stare insieme come si fa qui a Rondine perché poi quando trovi tuo fratello trovi te stesso".
Gli auguri delle Nazioni Unite a Zuppi
Il cardinale Zuppi ha brevemente dialogato, sempre a margine dell'evento, con Miguel Angel Moratinos, sottosegretario generale delle Nazioni Unite, tra i relatori del Festival. Moratinos, in spagnolo, ha fatto gli auguri al porporato per la sua missione come inviato del Papa per contribuire al ristabilimento della pace in Europa.
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