Kherson, la "Papa Giovanni XXIII" denuncia il bombardamento di un centro umanitario
Vatican News
Nella notte fra il 18 e il 19 luglio un incendio ha danneggiato la Casa della Cultura di Kherson, nel distretto di Korabelnyi, un edificio utilizzato dalla Chiesa Evangelica del posto come centro di raccolta e distribuzione di aiuti umanitari.
La denuncia della Comunità Papa Giovanni XXIII
All'interno dell'edificio è divampato un rogo che ha distrutto interamente il secondo piano e altri locali utilizzati dalla comunità locale come magazzini per raccogliere aiuti destinati alla popolazione. Non risultano vittime. La denuncia arriva dai volontari di Operazione Colomba, il corpo di Pace della Comunità Papa Giovanni XXIII, che pochi giorni fa vi erano stati per portare aiuti umanitari.
"Un bombardamento deliberato"
"È stato un bombardamento deliberato", racconta in un comunicato Alberto Capannini, di Operazione Colomba. "La casa bombardata era il punto di riferimento per la gente rimasta in città, già provata dalla recente inondazione causata dalla distruzione della diga Kakhovka. Qui portavamo i boccioni di acqua potabile, vestiti, generi alimentari. I russi lo sapevano benissimo, dato che la linea del fronte è segnata dal fiume Dnipro che bagna la cittadina. È stato bombardato un luogo di preghiera e di distribuzione di acqua e cibo. Un obiettivo inequivocabilmente civile", scandisce.
Nel video con le immagini giunte dall'associazione in loco, si vede appunto la distruzione delle abitazioni dopo la distruzione della diga.
Oltre 600 beni culturali danneggiati finora dall'invasione in Ucraina
A seguito dell'aggressione russa in Ucraina oltre 660 beni del patrimonio culturale sono stati danneggiati, secondo quanto ha pubblicato su Telegram il ministero della Cultura e della Politica dell'Informazione, che continua a documentare e monitorare i danni provocati nei siti della 'cultural heritage'. Nel computo non entrano le infrastrutture culturali come biblioteche o altre istituzioni ospitate in edifici moderni.
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