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L'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma L'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma

CEI: i giovani ritrovino fiducia, siano artefici di cultura fraterna

Il Messaggio della Presidenza della CEI per la 100ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si celebrerà domenica 14 aprile 2024 sul tema: “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio"

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Luoghi in cui alimentare i desideri dei giovani, dare concretezza ai loro sogni senza soffocare le loro speranze: questo dovrebbero essere le università, specie in questo tempo incerto in cui “un susseguirsi di eventi sta modificando in profondità la percezione della realtà e dell’esperienza umana”. Così scrivono i vescovi italiani nel messaggio per la 100.ma Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore che si celebrerà domenica 14 aprile sul tema “Domanda di futuro. I giovani tra disincanto e desiderio”.

L’incertezza sul futuro

Prendere sul serio la domanda di futuro, che per i giovani è molto più urgente e drammatica, secondo i presuli deve essere una priorità per l’università: “Guardando al mondo giovanile si registra una situazione di grande incertezza – osservano – che oscilla tra paure e slanci, smarrimento e ricerca di sicurezze, senso di solitudine e rincorsa ad abitare i social media”. Un’incertezza che deriva dagli “scenari imprevedibili” che ci troviamo ad affrontare: dai cambiamenti climatici ai conflitti in corso, dai precari equilibri internazionali alle criticità economiche; cui si aggiungono le situazioni personali, quali “la mancanza di lavoro, la fragilità dei legami affettivi, i rapidi cambiamenti sociali determinati dalle innovazioni tecnologiche, la crisi demografica”.

Disincanto e desiderio: l’orizzonte dei giovani oggi

Se disincanto e desiderio sono gli orizzonti entro i quali si muove la vita dei giovani d’oggi, resiste in loro una forte ricerca di senso della propria esistenza: da qui la necessità che l’università diventi “uno spazio fecondo e creativo per dare ai giovani non tanto aspettative per il futuro quanto certezze per un presente da protagonisti e da veri artefici di un domani che sia più sostenibile, fraterno e pacifico per tutta l’umanità”.

L’università diventi spazio creativo e fecondo

I vescovi individuano, inoltre, tre condizioni che devono essere poste in essere “per non rendere evanescente il futuro” e radicarlo “in un vissuto che sia ricco di senso e di solide prospettive umane e spirituali”. La prima è legata alla natura ecclesiale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, creata dall’intraprendenza di padre Agostino Gemelli e della Beata Armida Barelli in un’epoca – il dopoguerra – anch’essa di grande incertezza, che esprime il convergere di una comunità più ampia di quella accademica, deve porsi come comunità educante a servizio di quella ecclesiale e offrendo un rilevante contributo culturale alla vita cattolica del Paese. La seconda dimensione è, invece, legata alle sfide poste dalle innovazioni scientifiche e tecnologiche quali lo sviluppo dell’intelligenza artificiale; la terza è rappresentata dall’urgenza “che i giovani non solo ritrovino speranza e fiducia, ma siano consapevoli e protagonisti di un cambiamento”. Compito di un ateneo è, dunque, aiutare i giovani, scrivono i vescovi i quali a loro volta accompagneranno la missione dell’Università Cattolica “con l’affetto e la preghiera”.    

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08 marzo 2024, 12:50