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i giovani del Francesco live i giovani del Francesco live  

Firenze, il futuro proposto dai giovani del "Francesco Live"

I ragazzi che hanno partecipato dall’11 al 14 aprile alla iniziativa promossa dai Frati Minori della Toscana, a conclusione dell’incontro hanno consegnato alle istituzioni le proposte scaturite dalle plenarie svoltesi nei giorni scorsi, incentrate sull'auspicio di un futuro che coinvolga le nuove generazioni

Giancarlo La Vella – Città del Vaticano

“Vogliamo essere parte della vita politica, con le nostre complessità e contraddizioni, con il nostro essere cristiani. Dateci la possibilità di scoprire e spendere il nostro talento. Lasciateci essere rappresentativi. Ci è stato detto che là dove c’è disponibilità all’ascolto il Verbo si fa carne. Chiediamo a voi di rendervi disponibili davvero all’ascolto delle nostre parole, perché diventino concretezza”. È stato questo l’appello consegnato ieri, 14 aprile, a Firenze a politica e istituzioni dalla delegazione rappresentativa dei 1500 giovani che hanno partecipato a "Francesco Live", l'iniziativa promossa dai Frati Minori della Toscana per gli 800 anni dalle stimmate ricevute dal santo di Assisi a La Verna. L'evento è stato ospitato nella basilica di Santa Croce alla presenza al presidente della Regione, Eugenio Giani, del sindaco di Firenze, Dario Nardella, e altri primi cittadini, fra cui quelli di Assisi, Stefania Proietti, e di Chiusi della Verna, Giampaolo Tellini.

Firenze invasa dai sogni di 1500 ragazzi

Si è concluso così "Francesco Live", meeting che ha fatto di Firenze una città abitata dal sogno di oltre mille ragazzi e ragazze che, nel nome del Poverello d’Assisi, hanno riflettuto su tanti temi, come ecologia integrale, economia, pace, giustizia sociale, politica, comunicazione, bellezza e arti. Lo hanno fatto con la speranza nel cuore, nonostante la realtà che stiamo vivendo non induca a sperare in un futuro sereno. Le tante crisi nello scacchiere internazionale, l’emergenza climatica, la denatalità, la carenza di lavoro rendono i giovani spesso impauriti del domani. Lo hanno detto loro stessi nel documento che hanno consegnato alle istituzioni: “Siamo arrivati qui sentendoci spesso fuori posto, e facendoci un problema di questo. Abbiamo trovato in Francesco un fuori posto che ha reso questo posto un’opportunità”.

Fornire un’opportunità ai giovani

Sono poi scesi nel dettaglio delle loro proposte: il creato come casa comune e le soluzioni per l’emergenza climatica. I giovani hanno posto anche la questione della casa. “Il mondo si lamenta spesso dei giovani che abitano con i genitori, ma per noi comprare una casa, vivere da universitari fuori sede, pagando un affitto dignitoso non è possibile, è quasi un’utopia. Dateci l’opportunità di sognare in grande”.

È lecito fallire?

"Francesco Live" si inserisce tra le iniziative per l'ottocentesimo anniversario delle stimmate di san Francesco e i giovani hanno riletto quel momento come una possibilità per riconciliarsi anche coi propri personali fallimenti: “Quanto è liberatorio poter condividere i nostri fallimenti e scoprire che non siamo soli, che abbiamo tutti le stesse paure. Abbiamo il diritto di fallire! La società ci porta a vivere il fallimento come la fine della vita. La paura del fallimento ci porta all’esclusione sociale. Vogliamo essere liberi di imparare dai nostri fallimenti, e si impara soltanto potendo rialzarsi, con il supporto di chi ci sta intorno. Si può star male senza che il mondo finisca. Si può star male e non vergognarsene. Siamo fallibili ma non falliti”.

L'arcivescovo Giulietti: la Croce il solo modo per vivere la vita

La giornata e l’intero Francesco Live si sono conclusi con la Santa Messa presieduta da monsignor Paolo Giuletti, arcivescovo di Lucca e delegato per la pastorale giovanile all’interno della Conferenza Episcopale Toscana. “In questi giorni – ha detto il presule nell’omelia – vi siete chiesti cosa dice a noi Francesco, ma io vi giro un’altra domanda che mi è arrivata da alcuni adolescenti: Gesù dà la sua vita per noi, perché? Non c’era un altro modo? E che centriamo noi che siamo venuti duemila anni dopo? La verità – ha continuato Giulietti – è che c’è solo il modo della croce per vivere la vita e che Gesù è vivo. Questo è il modo che conduce alla vita immortale, ad una vita piena, che ci è stata donata col Battesimo e trova compimento nelle scelte di ogni giorno, nei modi impegnativi di chi sceglie di pagare il prezzo del bene”. Durante la celebrazione il ringraziamento pubblico a Radio Vaticana-Vatican News, media partner di Francesco Live, che  ha raccontato le quattro giornate con dirette, interviste e commenti.

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15 aprile 2024, 11:32