Cerca

L'ex presidente degli Usa, Donald Trump, durante la Convention Repubblicana Nazionale a Milwaukee L'ex presidente degli Usa, Donald Trump, durante la Convention Repubblicana Nazionale a Milwaukee

Attentato a Trump, il presidente dei vescovi Usa: superare le divisioni

L’arcivescovo Timothy Broglio definisce il tentato assassinio all’ex presidente degli Stati Uniti come un orribile “invito all'azione” e insiste sul fatto che gli americani devono sempre esprimere rispettosamente il loro disaccordo, nel rispetto della dignità umana di ciascuno

Deborah Castellano Lubov – Città del Vaticano

“Una cosa che tutti noi possiamo fare è promuovere la dignità umana. E tenere costantemente a mente il fatto che anche se qualcuno non è d’accordo con me, lui o lei è comunque creato a immagine e somiglianza di Dio...”. In un'intervista con Radio Vaticana - Vatican News, l’arcivescovo Timothy Broglio, presidente della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti (USCCB), riflette sull’attentato di sabato scorso all’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, durante un comizio elettorale a Butler, in Pennsylvania. Un fatto “orribile”, dice, che si è verificato “in quella che dovrebbe essere una società democratica”. Allo stesso tempo, Broglio offre parole di fede e consolazione, soprattutto in vista dell’imminente Congresso Eucaristico negli Stati Uniti come opportunità per promuovere la pace e la riconciliazione.

Qual è stata la sua reazione a questa tragedia che ha colpito gli Stati Uniti durante il raduno in Pennsylvania?

Certamente la mia reazione iniziale è di orrore per il fatto che la violenza possa aver luogo in quella che dovrebbe essere una società democratica, che non siamo in grado di parlarci. Qualcuno è stato in grado di attentare alla vita dell’ex presidente Trump. Questo è certamente molto tragico.

Cosa si può fare per prevenire o lavorare contro questo tipo di situazione? Nessuno avrebbe mai pensato che potesse accadere anche da un punto di vista della sicurezza, e invece è successo…

Penso che un tecnico debba analizzare cosa si potrebbe fare dal punto di vista della sicurezza. Ma credo che una cosa che tutti noi possiamo fare è ricordare e promuovere la dignità della persona umana. E tenere costantemente a mente il fatto che anche se qualcuno non è d’accordo con me, lui o lei è comunque creato e creata a immagine e somiglianza di Dio. È una dignità che devo riconoscere e che devo rispettare. Se la nostra società - e mi limiterò alla società degli Stati Uniti - fosse più consapevole di ciò, allora potremmo essere in grado di discutere come esseri umani razionali i problemi e i disaccordi che abbiamo, e forse arrivare a delle soluzioni. Ma è tragico che il discorso politico in questo Paese abbia raggiunto un punto in cui le persone si urlano addosso e non c’è spazio per ascoltare l’altro. È qualcosa che Papa Francesco ci ha esortato costantemente a riconoscere, la dignità umana fondamentale, e rispettare in ogni modo possibile.

Nella sua veste di presidente della Conferenza Episcopale degli Stati Uniti, cosa possono fare i vescovi per coltivare questo tipo di dialogo pacifico o di coesistenza tra gli americani?

Penso che tutti noi nelle nostre diocesi possiamo certamente promuovere l’importanza del dialogo e del rispetto per l’altro. Anche il nostro impegno per la vita umana si basa su questa nozione che la persona umana è degna del nostro rispetto dal momento del concepimento fino alla morte. Dobbiamo essere costanti in questo. Mercoledì 17 luglio inizia il Congresso Eucaristico, credo che possa essere una grande opportunità per noi per promuovere dialogo e riconciliazione. E anche per ricordare che in Gesù Cristo troviamo la nostra salvezza… Nella persona di Cristo troviamo un codice di condotta e penso che più ci impegniamo per promuoverlo, meglio sarà per la nostra società. Non possiamo fare tutto da soli, ma possiamo certamente gettare le basi e sollecitare coloro di cui siamo responsabili a promuovere dignità e dialogo.

A causa di questo attacco contro l'ex presidente Trump, è morto un innocente…

Alla famiglia del signore rimasto ucciso certamente va la mia vicinanza, le mie condoglianze e la promessa di una preghiera per il riposo della sua anima. E anche per coloro che sono stati feriti, tra cui l’ex presidente Trump, invio un messaggio di consolazione e assicuro le mie preghiere e quelle di tutti i fedeli degli Stati Uniti. Questo tragico evento è un invito per tutti noi ad andare avanti lungo percorsi di pace e riconciliazione e a valutare onestamente le differenze politiche esistenti e i modi in cui possiamo lavorare insieme per trovare soluzioni.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

16 luglio 2024, 10:15