Ore di ansia per la sorte del piccolo Alfie
Debora Donnini-Città del Vaticano
Non accenna a diminuire la protesta della folla davanti all’ospedale di Liverpool l’Alder Hay dove i medici intendono staccare la ventilazione al piccolo Alfie Evans il bimbo di 23 mesi, affetto da una malattia neurodegenerativa ma sconosciuta. La polizia ha bloccato l’ingresso per evitare che i manifestanti entrino. La procedura era fissata per le 14 ora italiana ma Alfie è ancora vivo, come mostra il padre. Ad arrivare all’ospedale oggi anche la presidente del Bambino Gesù, Mariella Enoc, per cercare di parlare con le autorità dell’ospedale. E anche se appare difficile poter fare ancora qualcosa, sembra che i genitori siano riusciti ad ottenere dall’ospedale un'ulteriore allungamento dei tempi appellandosi a un chiarimento sulla forma della sentenza dell'Alta Corte con la quale si autorizzava il distacco delle macchine. Secondo i legali che assistono la famiglia, una volta cambiata l'ora della procedura rispetto a quanto previsto dal giudice sarebbe necessario un nuovo pronunciamento dello stesso magistrato per fissare un'altra ora non essendo più sufficiente per l'esecutività della sentenza l'autorità dell'ospedale.
Appelli alle istituzioni e sui Social
In queste ultime ore, intanto, si sono moltiplicati i tentativi di salvare Alfie in extremis. C’è stato un appello alla Regina Elisabetta, alla Commissione europea, ai medici e agli infermieri perché non stacchino le macchine. In una parola Thomas e Kate continuano a combattere per la vita del loro bambino.
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