Sant'Egidio: la vergogna per un'Europa chiusa all'accoglienza
Helene Destombes - Città del Vaticano
Ancora senza risposta la richiesta delle due navi, la Sea Watch e la Sea Eye, ferme nella acque maltesi, di poter attraccare in un porto sicuro. 49 in tutto i migranti a bordo, soccorsi nel Mediterraneo dalle due imbarcazioni nei giorni scorsi. In molti si chiedono il senso della politica di chiusura perseguita dall'Europa incapace di mettere in atto un piano comune di risposte ad una questione, l'immigrazione, che ha superato lo stadio di emergenza. Chiusi i porti anche in Italia che, per bocca del vice premier Luigi Di Maio, ha espresso disponibilità a ricevere al massimo le donne e i bambini, offerta però smentita dalla Lega e ritenuta perciò non credibile dalla Ong tedesca Sea Watch.
Urgente una soluzione per i 49 migranti in mare
Un rifiuto che rimanda un'immagine negativa del nostro Continente, crea sentimenti di vergogna - commenta ai nostri microfoni Roberto Zuccolini, portavoce della Comunità di Sant'Egidio - ed è inspiegabile considerato l'esiguo numero di immigrati e richiedenti asilo bisognosi di accoglienza. Ieri intanto la Commissione europea ha comunicato l'avvio di un dialogo con i Paesi dell'Ue per la redistribuzione dei migranti. Germania, Francia e Olanda avrebbero risposto positivamente, ma manca l'indicazione di un porto vicino all'isola di Malta dove far sbarcare le persone. "E' urgente trovare una soluzione", afferma Zuccolini.
Parole chiare da Papa Francesco sull'accoglienza
I vescovi di Malta e Gozo, attraverso una lettera, hanno chiesto la solidarietà dei loro fratelli nell'episcopato del resto d'Europa. "Sì, la Chiesa, non solo cattolica, ma anche quella protestante - dice Zuccolini - sono un'oasi di umanità in un clima generale duro nei confronti della convivenza. Papa Francesco ha avuto parole chiare a questo riguardo, alle quali credo che tutti i cattolici debbano rispondere".
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui