#WeAreIndigenous Unesco lancia l’Anno delle lingue indigene
Roberta Gisotti – Città del Vaticano
Sono quasi 7 mila le lingue censite nel mondo, in massima parte parlate da 5 mila popoli indigeni, sparsi in 90 diversi Paesi, 570 milioni di persone, il 7 per cento della popolazione mondiale, tra le più povere e dimenticate, un patrimonio di culture e identità a rischio di estinzione.
Massima parte lingue a rischio d’estinzione
Da qui la scelta dell’Onu di proclamare il 2019 Anno internazionale delle lingue indigene, che va ad aggiungersi alla Giornata mondiale dei popoli indigeni, celebrata ogni anno il 9 agosto. Un’iniziativa volta ad aumentare la consapevolezza del ruolo insostituibile delle lingue per tutelare i diritti umani, garantire la pace, promuovere lo sviluppo sostenibile, garantire la diversità culturale e di conseguenza ad impegnarsi per scongiurare la sparizione di massima parte di esse. Si stima infatti che entro la fine del secolo possano estinguersi dal 50 al 90 per cento delle lingue ancora oggi parlate nel mondo, a tutto vantaggio delle lingue dominanti, inglese, cinese e spagnolo, largamente favorite nelle comunicazioni internet.
In futuro pochissime le lingue dominanti
In un mondo globale sempre più interconnesso diventa quindi strategico preservare le diversità dei popoli, a partire dai loro codici espressivi orali e scritti, evitando che siano del tutto marginalizzati e sopraffatti infine da modelli e stili di vita, veicolati da un numero sempre più ristretto di lingue ‘vincenti’ sul piano politico, economico, culturale.
Richiamo del Papa a preservare diversità culturali
Da ricordare il richiamo del Papa a questo imperativo morale di preservare la diversità culturale, prestando “particolare attenzione alle comunità aborigene”, lanciato nell’Enciclica Laudato si’ e ripreso nell’incontro con i popoli dell’Amazzonia, lo scorso anno in Perù
Tutelare e rilanciare anche in rete le lingue indigene
Ad aprire oggi l’Anno delle lingue indigene è stato l’Unesco con un Forum ospitato stamane a Parigi tra delegati di governi, esperti della società civile e rappresentanti dei popoli indigeni, chiamati a dibattere su come salvaguardare, promuovere in ambiti pubblici e privati le lingue indigene e a fornire conoscenze e informazioni in queste lingue, al passo con i tempi e le innovazioni tecnologiche. Nel pomeriggio dopo la cerimonia ufficiale, presieduta dal direttore generale dell’Unesco, Audrey Azoulay, sono in programma una serie di dibattiti dedicati a rilanciare e valorizzare le lingue indigene in ogni ambito, compreso quello digitale.
Campagna di sostegno sui social media
Per sostenere le attività dell’Anno e favorire la partecipazione degli stessi utenti indigeni è stata lanciata una campagna sui social media, sostenuta da una coalizione di più soggetti, che in collaborazione con l’Unesco animeranno le pagine Facebook, Twitter Instagram dedicate: #IndigenousLanguages #WeAreIndigenous @indigenouslanguages @IYL2019
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