Presidenziali Usa: scintille tra Trump e Biden, nel primo dibattito televisivo
Francesca Sabatinelli e Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Parole grosse, colpi bassi e offese reciproche tra Donald Trump e Joe Biden stanotte nel primo attesissimo round televisivo, a Cleveland in vista del voto del 3 novembre per la Casa Bianca. Un’ora e mezza di confronto che, anziché chiarire agli ascoltatori le reciproche posizioni si è rivelato un velenoso faccia a faccia, con il moderatore, esperto anchorman di Fox News, più volte costretto a richiamare i due al rispetto delle regole. I risultati indicati dalla Cnn sono simili a quelli riportati dalla stessa Cnn nel primo round tra Trump e Hillary Clinton nel 2016.
Con Trump sempre al 28%. Tra le varie recriminazioni, una uguale per entrambi, l’accusa all’avversario di voler distruggere il Paese, da una parte, per Biden, Trump non avrebbe un piano per contrastare l’epidemia di Covid-19, mentre per il presidente sarebbe Biden a voler affondare gli Stati Uniti con la sua idea di lockdown. Sullo sfondo restano gli oltre 200 mila morti e una continua crescita del virus in 30 dei 50 stati.
Per gli americani un’occasione mancata
I dibattiti televisivi pre-elettorali devono essere un’occasione per i cittadini americani di capire le diverse posizioni dei due candidati sulle questioni importanti di politica interna ed estera, in modo da consentire una scelta il più possibile consapevole nell’urna. Questo il parere di Paolo Mastrolilli, corrispondente dagli Usa per il quotidiano La Stampa.
In tal senso il dibattito tra Trump e Biden è stato talmente caotico, che non è stato possibile capire più di tanto le differenze sull’idea di governo per i prossimi quattro anni.
Anche sui temi importanti, come la pandemia, la questione razziale, afferma Mastrolilli, il confronto si è risolto in un mero scambio di accuse. Ora bisognerà vedere se Trump e Biden cambieranno strategia nei prossimi confronti televisivi, che saranno quelli che definiranno in modo inequivoco, quale dei due gli americani vorranno scegliere alla guida del Paese, anche se poi a volte il voto finale è stato un sorpresa che ha smentito i sondaggi.
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