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Guinea: aumentano le tensioni per le presidenziali

Il presidente uscente Condè cerca un terzo mandato tra le contestazione delle opposizioni. Più di 5 milioni di elettori sono chiamati alle urne. Dalla primavera scorsa decine i morti per gli scontri e le contestazioni. Assaltata anche una caserma

Michele Raviart - Città del Vaticano

Guinea oggi al voto per le elezioni presidenziali in un clima di tensione. Il presidente in carica Alpha Condè, 82 anni, è infatti candidato per un terzo mandato. Le opposizioni guidate da Cellou Dalein Diallo, che già aveva sfidato Condè nelle scorse due tornate elettorali nel 2010 e nel 2015, ne contestano la legittimità, dato che la Costituzione guineana prevede un limite massimo di due mandati. La tesi di Condè, che lo scorso 31 marzo ha modificato la costituzione dopo un contestato referendum, è che il nuovo testo azzeri il conto dei mandati e che sia quindi legittimo concorrere per quello che sarebbe un nuovo primo mandato. Non la pensano così le opposizioni, che dal giorno del referendum hanno iniziato a protestare.

Decine i morti negli scontri

Negli ultimi sei mesi almeno 30 persone sono rimaste uccise negli scontri con la polizia e non sono mancati gli incidenti gravi. L’ultimo episodio di violenza risale a venerdì scorso, quando un gruppo di uomini armati ha attaccato una base militare a Kindia, distante 85 chilometri dalla capitale Conakry. Il capitano della struttura è stato ucciso e testimoni dicono che gli assaltatori erano vestiti da militari e avrebbero rubato armi e veicoli.

La preoccupazione della Corte internazionale dell'Aia

La Corte penale internazionale dell’Aia si è detta “molto preoccupata” per le crescenti tensioni e ha condannato gli episodi di violenza collegati alle elezioni.  “In particolare”, ha detto procuratore della corte dell’Aia, la gambiana Fatou Bensouda, “condanno l’uso di una retorica molto provocatoria da parte degli attori politici durante la campagna elettorale, che sta portando a un crescente aumento delle tensioni etniche nel Paese”. Una dozzina i feriti negli scontri tra i sostenitori del partito al governo e dell’opposizione dei giorni scorsi, mentre il primo ministro Ibrahima Kassory Fofana è stato colpito da pietre durante la visita in una delle roccaforti dell’opposizione.

Il terzo confronto tra Condè e Diallo

Nei due precedenti confronti tra Diallo e Condè, l’attuale capo dell’opposizione ha sempre vinto al primo turno, ma senza ottenere la maggioranza assoluta necessaria per l’elezione. Questo risultato è stato poi sempre raggiunto da Condè  al secondo turno, tra le contestazioni degli avversari. Per quanto riguarda i programmi elettorali, il presidente in carica promette uguaglianza, sostegno ai giovani e sviluppo delle attività minerarie – la Guinea è tra i maggiori produttori africani di bauxite. Diallo invece punta sulla modernizzazione delle infrastrutture e dell’agricoltura e sulla lotta alla corruzione.

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18 ottobre 2020, 08:00